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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Polemiche sugli scrutatori. Errico: “Solita opposizione strumentale”

Dopo le accuse dei consiglieri Petrucci e Cataldi sulle scelte discrezionali operate dalla Commissione elettorale e gli attacchi all'amministrazione, replica del sindaco: "Applicata la legge. Solito pretesto per attaccarci"

GALLIPOLI – Polemiche e accuse sulle nomine dei 98 scrutatori per le elezioni politiche. Dopo le invettive e la presa di distanza dai banchi dell’opposizione, sbotta anche il sindaco Francesco Errico. Dopo la dura presa di posizione dei consiglieri della minoranza Aldo Petrucci della civica  Gallipoli 2012 e Titti Cataldi di Tutto Cambia, si registra oggi la replica del primo cittadino. Che interviene per sgomberare il campo dal polverone sollevato in merito alle decisioni assunte in autonomia dalla commissione elettorale comunale (con i componenti effettivi Caiffa, Piccolo e Solidoro) per la nomina diretta degli scrutatori secondo quanto consente la legge in materia. “Di stantio ed antico ci sono soltanto le polemiche volutamente strumentali di chi, evidentemente, ignora la legge ed utilizza ogni pretesto per attaccare l’amministrazione comunale” attacca il sindaco Errico che entra poi nel merito della questione che ha visto tirata in ballo la sua amministrazione.

“La Legge 270 del 2005 e non l’amministrazione comunale” chiarisce nella sua nota il sindaco,  “parla espressamente di nomina degli scrutatori, non di sorteggio. E sulla nomina si è espressa del resto anche l’opposizione, per il tramite del suo rappresentante. Quindi, non vedo alcuna offesa della democrazia, se è la stessa democrazia mediante la legge ad indicare l’iter da percorrere per la scelta degli scrutatori, utilizzando il criterio della nomina, che è stata equamente ripartita tra maggioranza e minoranza”. Per il primo cittadino, viceversa, la questione sul piatto della bilancia sembra essere un’altra.

“Comprendo che una parte dell’opposizione” aggiunge il sindaco Errico, “sia sempre nell’affannosa ricerca di un argomento da spendere contro l’esecutivo, arrivando addirittura ad accusarci nel recente passato, per una stessa vicenda, il giorno prima di essere troppo permissivi e quello successivo troppo frettolosi, a dimostrazione che qualsiasi cosa faccia quest’amministrazione è sbagliata a prescindere. E l’accusa avanzata per avere proceduto ad applicare la legge, in pieno accordo con tutte le componenti politiche presenti nella commissione” conclude, “ben testimonia la penuria di argomentazioni serie con cui confrontarsi sulle scelte e le azioni programmatiche attuate in favore di questa città”.

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