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Martedì, 23 Aprile 2024
Gallipoli Gallipoli / Piazza Tellini

Tagli al Sacro Cuore, centinaia di gallipolini in piazza per dire "No" ad Emiliano

Si è svolto a partire dal pomeriggio il sit-in di protesta contro il ridimensionamento della struttura sanitaria della Città Bella, previsto dal piano regionale di riordino ospedaliero. Hanno preso parte diversi sindaci ed esponenti politici, associazioni locali, i tifosi gallipolini e gli stessi medici dei vari reparti

GALLIPOLI – Il senso di appartenenza ha incontrato il terrore dei disservizi. Davanti alla notizia del nuovo piano regionale di riordino ospedaliero che interesserà, tra gli altri, anche  il “Sacro Cuore di Gesù “ di Gallipoli, diversi esponenti politici, associazioni, e gli stessi medici del nosocomio sono scesi in piazza. In quasi 300 hanno partecipato al sit-in di protesta organizzato questo pomeriggio, in piazza Tellini, nella Città Bella: tra questi, persino i tifosi del Gallipoli Calcio e gli operatori turistici locali.

Slogan e messaggi incisi sui totem esposti in strada per urlare un corale “no” al ridimensionamento della struttura sanitaria. Il nuovo assetto proposto da viale Capruzzi prevedrebbe dei tagli al blocco chirurgico e la soppressione del pronto soccorso, in vista di un accorpamento con il “Francesco Ferrari” di Casarano.IMG_3756-2

Presenti, oltre ai sindaci di alcuni comuni dell’hinterland gallipolino, tra cui i primi cittadini di Alezio e di Sannicola, anche Flavio Fasano, nelle vesti di portavoce dell’associazione “Gallipoli futura”. Hanno anche partecipato Romano Fiammata, segretario locale dei Comunisti italiani, i referenti del Comitato cittadino di liberazione e la stessa associazione “Sacro Cuore di Gesù”. A salire sul palco, tra gli altri, gli stessi medici dei reparti dell’ospedale: dal primario di Nefrologia, a quello di Pediatria, passando per i responsabili di Chirurgia e Pneumologia, hanno tutti evidenziato il proprio dissenso nei confronti di un piano definito “scellerato”.

La soluzione partorita dall’ente regionale è stata definita “antieconomica”. Alcuni degli esponenti politici che hanno preso parte alla manifestazione, anzi, hanno sottolineato la necessità di potenziare i reparti del nosocomio, con investimenti e nuove infrastrutture. Ora attendono Michele Emiliano nella cittadina ionica, per un confronto de visu.

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