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Solo annunci e poche cure per il Sacro Cuore. Quintana striglia i politici

Il consigliere provinciale riaccende l'attenzione sulle problematiche del personale e del potenziamento dell'ospedale e attacca Regione e amministrazione Errico. Pronto soccorso e Pneumologia sempre più al collasso. "Basta chiacchiere"

GALLIPOLI - Solo parole e pachi fatti, e nei reparti dell’ospedale Sacro Cuore di Gesù cresce sempre più il livello d’emergenza. A riaccendere l’attenzione sulle carenze di medici, personale e attrezzature presso il nosocomio gallipolino è il consigliere provinciale e presidente del movimento Italia Destati (recentemente confluito nel Nuove centro destra di Angelino Alfano) Sandro Quintana.  E il punto focale rimane ancora una volta il numero risicato di medici  e le situazioni critiche, e ormai al collasso, vissute al pronto soccorso e nella divisione di Pneumologia.

Solo per citarne alcune. “Il nosocomio di Gallipoli” dice Quintana, “perde reparti, perde personale. Perde anche la dignità di rappresentare un territorio come quello del sud Salento. La cura shock della politica locale e regionale è quella di parlare senza però concretizzare nulla con interventi urgenti. I turni sono massacranti per la carenza di personale. Ai medici bravi e professionali si dà il benservito. Ecco, alla Regione Puglia” incalza il consigliere gallipolino, “va riconosciuto il dominio dei tagli”.

Da tali riflessioni parte, con reiterata insistenza, l’invito di Quintana a sedersi attorno ad un tavolo tra Comune di Gallipoli e Regione Puglia per mettere in cantiere una soluzione concrete e risolutiva sulla questione dell’ospedale Sacro Cuore di Gesù. “Oltre alle parole di circostanza, alle promesse, agli inciuci” accusa il presidente di Italia Destati, “c’è soprattutto la volontà politica di cambiare la delibera di giunta regionale sul riordino ospedaliero? Perché in caso contrario non sarà fuori servizio solo il nosocomio della città bella”. Insiste Quintana sulla necessità di “fare qualcosa e di fare in fretta”. Non lesinando, come da diverso tempo a questa parte, dure considerazioni sull’operato tanto della Regione Puglia, quanto dell’amministrazione locale guidata dal sindaco Francesco Errico.

Basta chiacchiere e menefreghismo. La politica sul nosocomio di Gallipoli fa solo la parte delle prefiche” commenta duramente Quintana, “parlano i suoi rappresentati, senza essere ascoltati, ma non intervengono con provvedimenti urgenti per rianimare o sanare le sorti di un ospedale che garantisce assistenza e diritto alla salute per il bacino del sud Salento. I tagli feriscono la professionalità del personale medico e la speranza dei cittadini.

Il sindaco Errico” aggiunge il consigliere, “ha chiesto un incontro urgente con il governatore di Puglia, Nichi Vendola? Oppure scalda solo la voce, come i consiglieri regionali, per rimandare la soluzione del problema, perché non avrebbe la volontà e la forza di evitare l’agonia dell’ospedale? I rappresentanti politici di Regione Puglia e Comune di Gallipoli sembrano pensare più al riflesso condizionato dalle elezioni. Le parole del sindaco di Gallipoli, Errico” conclude Quintana, “insieme alle promesse del vice sindaco, alle lettere aperte del consigliere regionale del Pd, Maniglio, agli interventi degli altri consiglieri regionali, hanno un peso o sono solo l’annuncio del nuovo canovaccio da seguire in vista della campagna elettorale? E’ possibile che i vertici della politica regionale, il Pd locale come il Sel, manifestano un mancato coraggio per salvare le sorti dell’ospedale?”.

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