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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Recupero alghe e posidonia contro l’erosione, nasce un nuovo accordo

Un protocollo d’intesa tra l’amministrazione Minerva e la Cna Balneatori per le biomasse vegetali. Lo scorso anno con Fedebalneari

GALLIPOLI - Non più rifiuto da smaltire, a costi non certo lievi, ma risorsa da recuperare e utile per avviare le opere di ripascimento naturale e di ricostruzione delle dune e degli arenili seguendo anche le linee guida della Regione. La nuova vita delle masse vegetali di posidonia spiaggiata sul litorale di Gallipoli si arricchisce di un nuovo accordo, in via di definizione, con la categoria dei balneari aderenti alla Cna balneatori Puglia e lidi del Salento. Si tratta di un secondo accordo messo in piedi dall’amministrazione comunale di Palazzo Balsamo che già nel marzo del 2017, dopo un tavolo tecnico di gennaio promosso con Ferdebalneari Salento e l’ufficio demanio, aveva poi approvato un protocollo di intesa per la gestione condivisa delle biomasse vegetali spiaggiate disponendo il recupero della posidonia e la definizione di appositi siti comunali di stoccaggio per poi avviare specifici interventi antierosione.

In questi giorni la giunta del sindaco Stefano Minerva ha formalizzato invece la presa d’atto e l’approvazione, per ora, della sola bozza di un nuovo protocollo d’intesa tra il Comune e l’associazione Cna balneatori Puglia e Lidi del Salento per la redazione di un progetto per il riutilizzo delle biomasse vegetali spiaggiate. L’associazione di categoria tramite il suo presidente regionale facente funzioni, Fabrizio Santorsola, ha manifestato l’interesse a risolvere la problematica relativa alla gestione delle biomasse vegetali spiaggiate, seguendo le modalità e le prescrizioni contenute nelle linee guida della Regione già stabilite nel maggio del 2015. Nello specifico i balneatori e le loro associazioni di categoria hanno interesse a realizzazione un progetto che prevede, principalmente, il riutilizzo delle biomasse vegetali spiaggiate per opere di ricostruzione dunale e di ripascimento naturale degli arenili anche in concessione agli imprenditori balneari presenti sul territorio gallipolino. O comunque in tutte quelle altre iniziative di riutilizzo delle biomasse (compost, edilizia) secondo le prescrizioni delle linee guida regionali in alternativa allo smaltimento oneroso nelle discariche dedicate.

Sulla nuova proposta avanzata dalla Cna balneatori il Comune ionico ha inteso quindi avallare anche questa iniziativa per il recupero funzionale di alghe e posidonia spiaggiate. Da qui il nuovo protocollo d’intesa con il quale l’associazione si impegna alle redazione dell’apposito progetto per il riutilizzo delle biomasse vegetali spiaggiate in opere di ricostruzione dunale ovvero di ripascimento degli arenili e in altre iniziative di riutilizzo delle biomasse vegetali. I balneari dovranno quindi provvedere a tutto quanto sarà necessario per il prelievo, il trasporto, lo spostamento, lo stoccaggio e lo stazionamento delle alghe e posidonia spiaggiate nonché a tutto quanto sarà necessario per le operazioni di ricostruzione e ripascimento delle dune e degli arenili secondo le prescrizioni delle linee guida regionali ed in conformità al progetto che verrà approvato. Al Comune spetterà il compito di individuare e mettere a disposizione dell’associazione una zona di proprietà comunale da adibire a sito di stoccaggio per le biomasse vegetali spiaggiate. Sulla nuova iniziativa si è registrato un nuovo intervento del capogruppo di Gallipoli Futura, Flavio Fasano, che sulla gestione delle biomasse vegetali spiaggiate ha parlato di “due atti identici per due progetti analoghi” chiedendo al sindaco Stefano Minerva un un chiarimento e le ragioni di questa “vulcanica confusione operativa”.

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