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Tutela del patrimonio / Gallipoli

Chiesa dei Santi Medici: restaurate e ricollocate quattro tele del Seicento

Cerimonia di consegna nel centro storico di Gallipoli. Il recupero è avvenuto con il sostegno della Fondazione Banca Popolare Pugliese. Riportati alla luce i colori originali

GALLIPOLI - Le quattro tele raffiguranti L'Annunciazione, la Sacra Famiglia con San Giovannino, il sacrificio di Isacco e San Girolamo penitente, risalenti al Seicento, sono state ricollocate dopo il restauro nella chiesa dei Santi Medici di Gallipoli.

La cerimonia di restituzione si è tenuta ieri, con la partecipazione di cittadini e devoti, dopo un incontro nella cattedrale di Sant'Agata alla quale hanno preso parte il vescovo di Nardò-Gallipoli, Fernando Filograna, il presidente della Banca Popolare Pugliese (Bpp), Vito Primiceri, don Piero De Riccardis. L'istituto bancario ha sostenuto l'operazione di recupero dei dipinti rispondendo alla richiesta dell'Associazione Santi Medici che si occupa della chiesetta e che segnalava il rischio di danni dovuti all'azione del tempo e dell'umidità. 

Delle tele, che sono state ricollocate nella navata centrale, sono stati recuperati i colori originali. Il restauro è stato fatto da Rosanna Loiacono: “Sono stati riportati alla luce - ha spiegato l'esperta – i colori originali nascosti da uno strato uniforme di sporco, costituito soprattutto da vernici alterate, residui organici e depositi di polvere che ne impedivano una corretta lettura. In particolare nel dipinto di S. Girolamo (fine XVII secolo), sono di nuovo visibili, ai lati del Santo, il teschio e il leone, simboli della sua iconografia. Il dipinto raffigurante l’Annunciazione è il più antico dei quattro ed è riconducibile alla bottega del pittore gallipolino Gian Domenico Catalano, che operò tra la fine del XVI e l’inizio del XVII secolo”.

Il vescovo Filograna, nel suo saluto, ha ricordato che questa iniziativa ha anche un forte valore civile perché rappresenta un modo di valorizzare la città mentre il presidente della Fondazione Bpp ha ribadito il legale tra l'istituto e Gallipoli: “Non potevamo sottrarci a questa richiesta per l’importanza della Chiesa dei SS. Medici nella devozione popolare gallipolina, ma anche per la rilevanza artistica delle tele, che costituiscono una ulteriore attrattiva culturale per la cittadina jonica, a cui la Banca Popolare Pugliese è legata da sempre. Sono infatti esattamente 50 anni che la città di Gallipoli ha accolto la nostra Banca ed il legame con la comunità gallipolina è diventato indissolubile, tanto che questo restauro può rappresentare anche un modo per ringraziare i cittadini per il  cammino fatto insieme. L’attenzione alle testimonianze della storia artistica e culturale dei nostri territori è tra le prime incombenze che maturano dall’impegno sociale che la nostra Fondazione pone tra gli obiettivi principali della sua presenza nelle comunità in cui opera. Si tratta delle connotazioni caratteristiche delle nostre contrade e come tali devono essere valorizzate e salvaguardate. Da qui il nostro impegno accanto a quello di tanti volontari, come l’Associazione Cattolica “SS: Medici, che ringraziamo per il suo impegno”.

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