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Militari tra le bancarelle del pesce di Gallipoli. Sequestrati 400 ricci

Il personale della guardia costiera della Città bella, assieme a carabinieri e veterinari, ha rigettato gli esemplari in mare, dopo averli prelevati lungo le vie del borgo. Per i responsabili della vendita abusiva sono scattate sanzioni per mille e 500 euro

GALLIPOLI – Clienti insoliti, questa mattina, sono stati visti aggirarsi tra le bancarelle del pesce, lungo le vie di Gallipoli. Non amanti della gastronomia marinara, bensì il personale della guardia costiera della Città bella il quale, assieme ai carabinieri del posto e ai medici veterinari della Asl, hanno sequestrato 400 ricci di mare.

L’attività dei militari - pianificata per tutelare l’ambiente marino e a reprimere le attività illecite di pesca che, c'è da scommetterlo,  con l’avvicinarsi della calda stagione, diverranno più frequenti – si è conclusa con una sanzione amministrativa, nei confronti dei responsabili, pari a mille e 500 euro.

Gli esemplari di echinoderma, invece, recuperati dagli uomini della capitaneria, sono stati rigettati nelle acque ioniche, dopo essere stati dichiarati in stato vitale dai funzionari dell’Azienda sanitaria locale. E non è il primo intervento simile. Ormai da tempo, la guardia costiera ha messo a disposizione un numero telefonico, 0833266862, per segnalare in tempo reale eventuali abusi notati sui litorali di uno degli ecosistemi più ricchi e delicati del Salento.

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