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Si accende Santa Cristina. I tre giorni della “steddhra” illuminano la festa

Il calendario della festa patronale estiva. Accensione delle luminarie con lo spettacolo “Firmamento”. No a bevande e alcolici in vetro

GALLIPOLI – Col fiatone sul collo e le ansie poste sotto la coltre della polemiche e delle difficoltà organizzative e logistiche, i festeggiamenti per i 150 anni di devozione, tradizione e folklore legati alla festa di Santa Cristina a Gallipoli possono avere inizio. L’unità d’intenti e il lavorio instancabile e sornione del comitato organizzatore, dei volontari, dell’amministrazione e degli uffici comunali è riuscito a superare gli ostacoli e garantire le luci e la ribalta della festa, croce e delizia dei gallipolini e dei tanti visitatori che ogni anno si aggrovigliano nei meandri cittadini nei tre giorni clou dal 23 al 25 luglio. Gli ultimi ritocchi al programma, al rigoroso adeguamento alle norme di sicurezza e sulla vigilanza secondo i richiami della questura, tramite il commissariato di pubblica sicurezza e della commissione di vigilanza dei pubblici spettacoli, e al montaggio della parata delle luminarie sul corso Roma, e poi i festeggiamenti, anche civili, per la festa di Santa Cristina potranno finalmente prendere il via. Le fatiche organizzative hanno costretto anche il comitato, il Comune e la Pro loco a rinviare a questa mattina la conferenza di presentazione ufficiale del programma e delle novità legate alla festa per concentrare energie e impegni per garantire la buona riuscita dell’evento popolare. Ma il grosso del lavoro e della programmazione, seppur a fatica, è ormai andato in porto.             

Pur non nascondendo difficoltà, affanni e la consueta lotta intestina contro diffidenze, resistenze e anche qualche intolleranza di troppo durante la fase organizzativa e anche di montaggio delle luminarie, il presidente del comitato Benito Carrozza e il direttore artistico Alberto Greco, il sindaco Stefano Minerva, l’assessore Emanuele Piccinno e il mentore autoctono della cuccagna a mare, Giuseppe Siciliano, hanno annunciato il via libera alla festa e posto i ringraziamenti a quanti hanno garantito la buona riuscita dell’evento “benedetto” idealmente, a  fine incontro, anche da don Gigi De Rosa (in simbiosi anche con Don Piero De Santis, padre spirituale della festa non presente in sala) rettore del santuario del Canneto, primo sostenitore della festa e artefice del restauro della cappella della santa. Risolutiva anche, e soprattutto, la fattiva collaborazione del vice questore aggiunto Marta De Bellis della polizia e del comandante della capitaneria di porto Domenico Morello delegati a coordinare e garantire tutto il complesso sistema di sicurezza e dell’ordine pubblico, pubblicamente ringraziati dagli amministratori.           

Giochi e lampi di luce, la tradizionale cuccagna a mare, e ancora visite guidate e iniziative teatrali e culturali, i concerti bandistici e di musica popolare e folk in piazza Tellini, i giri mattutini delle bande cittadine, le “batterie” dei fuochi di mezzogiorno, le bancarelle, gli sbandieratori, i balconi fioriti e il ritorno dei fuochi pirotecnici (curati dalla ditta Mega di Scorrano) dalle banchine del porto nella notte del 25 luglio. Senza dimenticare il richiamo ludico del tradizionale luna park nell’area degli spettacoli viaggianti di via Francesco Zacà. Questo è solo un mix sintetico del variegato programma messo in piedi dal comitato civico in collaborazione con il Comune, e l’apporto economico di sponsor e commercianti, per celebrare degnamente il 150esimo anniversario della festa di Santa Cristina che dopo la liberazione, per sua intercessione, dall’epidemia di colera nel 1867 fu innalzata a protettrice della città di Gallipoli.

L’obiettivo primario del comitato organizzatore e del suo direttivo, presieduto di Benito Carrozza, e del Comune che da diversi mesi sono al lavoro per la messa a punto dei festeggiamenti e per reperire le risorse necessarie, è quello di far rivivere gli antichi fasti, e raccontare il culto e la devozione dei gallipolini per la santa di Bolsena, nel rispetto ossequioso dei più classici precetti, ma senza disdegnare di apportare una ventata di novità e innovazione.

I tradizionali “Giorni della Steddhra” si snoderanno nelle giornate conclusive dal 23 al 25 luglio prossimi, in un percorso che accompagna i gallipolini e i tanti turisti e avventori tra devozione, credenze popolari e astrologiche. Il prologo dei festeggiamenti, già avviato con alcuni spettacoli teatrali e culturali nelle scorse settimane di inizio estate, si è arricchito in questi ultimi due giorni con la riapertura al pubblico, dopo la benedizione di don Gigi De Rosa, della chiesetta dedicata a Santa Cristina che si trova sulla banchina del Canneto e che in questi mesi è stata interessata, insieme al quadro della santa, da un’accurata fase di restauro e con la presentazione di questa sera, sempre nel santuario del Canneto, della  pubblicazione edita dal comitato e a cura di Elio Pindinelli e Giuseppe Albahari. Nell’anno del 150° anniversario del patrocinio di Santa Cristina, il comitato ha pensato di dare alla festa un’impronta comunitaria e identitaria, coinvolgendo sia il borgo che il centro storico con iniziative di carattere culturale e chiamando all’appello i cittadini e quelle forze che remando nella stessa direzione sono in grado di smuovere gli animi. In occasione dell’importante anniversario è stata prestata particolare attenzione e cura al racconto della tradizione legata alla Santa di Bolsena: i giorni della Steddhra a Gallipoli è infatti il leit motiv dell’evento che trova la sua massima espressione nello spettacolo di accensione  musico-teatrale delle luminarie a cui il comitato ha voluto dare il nome di “Firmamento” e che prende spunto dalla particolare situazione astrale che si verifica ogni anno in questi giorni di luglio.

Lo spettacolo teatrale che sarà ripetuto tre volte per tutte le sere della festa realizzato con la collaborazione dei Ragazzi di via Malinconico e della scuola di danza Betty Boop guiderà attraverso i versi, la musica e la gestualità l’accensione musicale delle luminarie realizzate dalla ditta “Mariano Luminarie”. Confermato lo storico appuntamento pomeridiano del 24 luglio con la cuccagna a mare presso il molo del Canneto (con un nuovo palo in castagno di 11 metri) e il culmine dei tre giorni di festa sarà il ritorno dei fuochi pirotecnici fronte mare, presso il molo foraneo del porto.  In occasione della sosta della solenne processione di domenica sera presso la cappella di Santa Cristina in piazza Moro, il comitato ha inteso rendere omaggio alla santa con il canto "Salve dolce Cristina", composto dal compianto maestro Andrea Casole e scritto appositamente per la festa liturgica della santa dei gallipolini. Il brano sarà eseguito dall’omonimo coro  coordinato da Andrea Mazzini ed accompagnato dal violino di Davide Greco e con il supporto tecnico musicale della musicista Francesca Schirinzi. Inoltre nella programmazione collaterale supportata dal vicesindaco Cosimo Alemanno e dall’assessore Emanuele Piccinno, dal direttivo del comitato, dalla direzione artistica e dall’ufficio Turismo retto da Adele De Marini, sono stati inseriti altri appuntamenti. Da ricordare infatti che cinque antichi balconi di cinque storiche dimore, nei tre giorni della festa, si vestiranno di fiori. L’iniziativa, nella quale sono stati coinvolti tutti i fioristi della città, è stata pensata per coinvolgere e valorizzare il centro storico e per abbellire il percorso che dal ponte porta alla chiesa della Purità, passando per i luoghi della steddrha.

DSCN4238-2Infine, ma non da ultimi, gli itinerari della devozione popolare, della tradizione e della storia della santa. Per i 150 anni della festa di Santa Cristina, in collaborazione con l’agenzia Gallipoli 360 diretta da Francesca Fontò, sono stati strutturati due percorsi volti alla scoperta della fervente religiosità del popolo gallipolino, del folklore e della tradizione storica e popolare della memoria della santa di Bolsena: “La steddhra,devozione e folklore” in programma domenica 23 e martedì 25 luglio alle 19 e  “I Luoghi della Santa e della steddhra”, una visita guidata tra i luoghi di Santa Cristina con tour dei balconi fioriti e la conclusione con aperitivo a Corte Rocci (detta curte te Santa Cristina) in programma il 24 luglio a mezzogiorno. Il servizio guida è gratuito, con prenotazione obbligatoria e ritrovo almeno dieci minuti prima dell’orario stabilito, e con la possibilità di versare un contributo pro festa. Il programma e l’allestimento della festa e dei giorni della steddhra sono stati ideati dal direttivo del comitato formato oltre che dal presidente Benito Carrozza, anche dal vice Sergio Pellegrino, e da Francesca Fontò, Rita de Bernart, Alberto Greco, Carlo Castrignanò e Stefano Nazaro.

A margine della presentazione di eventi e programma l’amministrazione comunale ha inteso ulteriormente innalzare i livelli di sicurezza e garantire il decoro pubblico in occasione della festa e per questo con un'apposita ordinanza firmata nel pomeriggio dal sindaco Stefano Minerva è stato disposto il divieto di vendita di alcolici e bevande in bottiglie di vetro nelle aree interessate dalla fiera e nel raggio di 500 metri. “L’obiettivo è quello di assicurare le condizioni di sicurezza ed incolumità a coloro che parteciperanno alla festa di Santa Cristina e della cittadinanza in generale” spiega il sindaco, “sia da rischi conseguenti all'uso improprio delle bottiglie in vetro sia dalla prevedibile dispersione di un numero elevato di queste ultime nelle aree interessate dalla festa e nelle aree immediatamente prossime”. Per questo motivo in tutte le tre giornate dei festeggiamenti sarà vietato agli esercenti di pubblici esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, ai titolari degli esercizi commerciali di vendita al dettaglio, ai titolari di laboratori artigianali, alimentari, ai titolari di distributori automatici di bevande, agli operatori autorizzati all’esercizio del commercio su area pubblica, di vendere bevande di qualsiasi tipo contenute in contenitori di vetro.  

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