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Orari più rigidi per lidi e discoteche. Il Silb plaude al “modello Gallipoli”

Le nuove regole disciplinate con le ordinanze del sindaco Errico per la chiusura serale degli stabilimenti e l'apertura dei locali da ballo sino alle 4 trova concorde il presidente Pasca. "Esempio utile da esportare in tutt'Italia"

GALLIPOLI – Il nuovo “modello Gallipoli” con le restrizioni e omologazione degli orari di stabilimenti balneari e locali da ballo e discoteche piace al Silb, l’associazione nazionale delle imprese di intrattenimento da ballo e di spettacolo aderente a Fipe-Confcommercio. E l’eco e l’esempio salentino potrà ora essere esportato in altre località turistiche che vivono le problematiche legate alla deregulation della movida sfrenata. E mentre nella città bella è stata integrata in queste ore anche l’ordinanza numero 170, con le deroghe per le serate e le feste private già programmate da concedere ai lidi, il presidente del Silb, Maurizio Pasca, rimarca le positività e l’esempio di buona movida legate alla nuova regolamentazione posta in essere in sinergia tra la prefettura e il Comune di Gallipoli. L’ordinanza del sindaco Francesco Errico, secondo il Silb, alla fine metterebbe d’accordo tutti: i residenti, turisti, operatori commerciali, istituzioni e forze dell’ordine.

“È mia intenzione rilanciare sul territorio questo esempio e invitare i presidenti delle varie Fipe e Confcommercio locali a parlare con i rispettivi sindaci affinché possano emanare ordinanze come quella del primo cittadino Francesco Errico” commenta Pasca, “dove ognuno ha il suo segmento della giornata, della sera e della notte. Rispettando tali regole non assisteremo più a forme di concorrenza sleale al nostro interno e men che meno alla concorrenza sleale delle feste improvvisate e dei ritrovi abusivi. Anzi, con ordinanze come questa ogni esercente potrà beneficiare dell’attività dell’altro, perché lo stabilimento balneare farà da traino al ristorante che a sua volta farà da traino alla discoteca. È questo un impegno” conclude il presidente del Silb, “che voglio portare avanti immediatamente anche per rendere subìto operativa la nuova carica di vicepresidente nazionale Fipe che mi è appena stata conferita”.

Il tutto fa riferimento ai provvedimenti assunti per questa stagione turistica in quel di Gallipoli che per il sindacato dei locali da ballo e di intrattenimento pone ora la cittadina ionica come esempio alle cui linee di principio potrebbero ispirarsi altri Comuni per evitare gli effetti deleteri della cosiddetta “malamovida” che porta a privare turisti e cittadini del meritato svago nelle sere d’estate. Non a caso lo scorso anno, non solo in quel di Gallipoli, ma diverse località del Salento sono state l’esempio negativo preoccupante di una movida sfuggita spesso di mano a cui ora si è dovuto mettere rimedio per evitare il continuo degenerare di situazioni pericolose. Si attendono quindi gli esiti positivi da questa concertazione e dal giro di vite già per le prossime calde serate estive.  

Ma per il Silb si naviga già verso la strada giusta. “È bastato saper scaglionare bene gli orari di apertura e di somministrazione fra le differenti tipologie di pubblico esercizio per creare l’equilibrio necessario a salvare la buona movida ed evitare gli effetti dannosi dei ritrovi scriteriati e abusivi, quindi pericolosi per la tutela della salute pubblica” commenta in una nota ufficiale il sindacato dei locali da ballo, “si tratta di poche regole semplici, ma ferree che hanno già ricevuto il benestare del prefetto di Lecce, Giuliana Perrotta. Esse consistono nella chiusura degli stabilimenti balneari a inizio serata, a cui seguirà la chiusura di pub e ristoranti a serata inoltrata, per lasciare spazio fino alle 4 del mattino solo alle discoteche”.

Il Silb mette in evidenza anche la linea di condotta madre indicata dalla Prefettura. Ribadendo quanto affermato dal prefetto Giuliana Perrotta. “L’ordinanza fa parte di un progetto iniziato quasi tre anni fa grazie a un finanziamento europeo” ha spiegato infatti il prefetto, “e il proposito è quello di creare una rete di responsabili della legalità. Il progetto complessivo consiste nel costruire banche dati destinate, soprattutto grazie ad accordi sottoscritti con la magistratura, ad assicurare la circolarità di tutte quelle informazioni necessarie ad assicurare il rilascio in tempi rapidi delle informative antimafia. Lì per lì l’ordinanza sulle chiusure ha suscitato diverse proteste, ma in un incontro in Prefettura siamo riusciti a mettere tutti d’accordo e ad evitare anche i ricorsi al Tar. L’immagine di un territorio che decide in totale accordo di perseguire la legalità” ha concluso il prefetto Perrotta, “è più remunerativa di qualche ora in più di apertura”.

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