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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Errico e Comitato, arriva la fumata nera. “Rifiutano il dialogo, sono troppo confusi”

Dopo le diffidenze e la presa di posizione del portavoce del Comitato civico sull'incontro promosso in Comune arriva la replica del sindaco. Ed è di nuovo frattura. "Solo pretesti. Prendo atto del passo indietro della magliette bianche"

GALLIPOLI – Niente di fatto all’ombra di palazzo Balsamo e la lunga querelle a distanza tra l’amministrazione comunale del sindaco Francesco Errico e il Comitato civico continua ad oltranza. E senza costrutto, ad horas, sui temi della regolamentazione del turismo caos e le problematiche della quotidianità gallipolina. Alle diffidenze e alle accuse mosse dal portavoce del Comitato cittadino di liberazione, Roberto Giurgola, in merito alla richiesta di incontro “ristretto” e all’avvio di un tavolo programmatico sulle questioni sollevate dai cittadini promosso dal sindaco Errico, fanno da contraltare la replica e la presa d’atto comunicata dallo stesso primo cittadino. Il che lascia intendere che tale confronto, in quei termini e nelle modalità annunciate, non si farà. Prove di dialogo rimandate. Punto e a capo.

Ancora una volta. Il portavoce del sodalizio, Giurgola, aveva stigmatizzato il metodo avanzato dal sindaco Errico per incontrare il Comitato caldeggiando la richiesta della prima ora di affrontare le questioni, già protocollate in Comune, al cospetto dell’intero Consiglio comunale. Rifiutando sul nascere quelli che nella nota del Comitato stesso vengono definiti come “duelli rusticani” ai quali il sodalizio non intende prendere parte. Una presa di posizione ufficiale delle magliette bianche (che con un po’ di confusione si dichiarano possibiliste, in un altro punto del documento, a confrontarsi e ad ascoltare le risposte degli amministratori sui quesiti già posti), a suo volta rintuzzata dal primo cittadino e dall’amministrazione che ribadiscono di aver promosso quell’incontro proprio nell’ottica dell’apertura e del confronto sulle questioni lamentate.           

Non mi resta che prendere atto del passo indietro fatto dal Comitato” replica il sindaco Errico, “che evidentemente deve prima chiarirsi con sé stesso, visto che un giorno chiede una cosa e all’indomani vuole l’esatto contrario. L’amministrazione comunale, al contrario, ha sempre avuto un atteggiamento coerente, lineare e di apertura che è stato bruscamente declinato da chi, evidentemente, è interessato solo a far rumore e a dire che tutto va sempre e comunque male”.

Il primo cittadino ha accolto con amarezza, a quanto riferisce dal Comune, le esternazioni del portavoce del Comitato che sono state lette dagli amministratori, in buona sostanza, come una manifestazione della volontà di declinare l’invito ad un incontro che gli aderenti al sodalizio avevano richiesto più volte e reiterato con una lettera aperta indirizzata proprio al sindaco di Gallipoli. Un dietrofront che Errico valuta del tutto pretestuoso e frutto della “confusione di idee e di manovra” che sembrano animare il comitato di protesta.         

“Il Comitato ha pubblicato una lettera aperta indirizzata al sottoscritto” spiega il primo cittadino, “in cui chiede un incontro per affrontare diverse questioni. Alla stessa ho subito risposto, dicendo che era mia intenzione farlo svolgere in Comune, alla presenza di una rappresentanza di pari numero dell’esecutivo e del Comitato, del presidente della Consulta civica e dei giornalisti locali. Quest’ultimi” precisa ancora Errico “erano stati invitati solo per certificare quanto si sarebbe detto in quella sede e per far si che l’opinione pubblica venisse a conoscenza delle proposte del Comitato e gli impegni assunti dell’’amministrazione. Tutto qui. E invece” continua nella sua spiegazione il sindaco, “prima mi è stato chiesto di implementare il numero dei partecipanti, il che non facilita di certo il dialogo ma solo la confusione. Poi mi è stato suggerito di non far partecipare la stampa, non si sa per quale oscura ragione. È singolare che chi ha fatto dei media il suo strumento di battaglia, arrivando addirittura su Rai1 per ‘promuovere’ la città, parlando in 50 secondi di intervento solo di presunti stupri e di turisti ubriachi, rifiuti ora la presenza della stampa. A dimostrazione di quanto detto prima e cioè che il Comitato è quanto meno confuso”.

Un fiume in piena il sindaco Errico al quale non va giù di vedere “stravolto” il senso del suo gesto distensivo sul quale sono state addensate ombre, poco nobili, di possibili duelli o imboscate di bassa lega. “E’ singolare che se la proposta viene dal Comitato” incalza Errico, “si parli di richieste di incontro e di confronto con i cittadini, se invece la risposta positiva viene dall’amministrazione, allora il tutto si trasforma in un duello rusticano. Noi abbiamo detto sì ad un incontro costruttivo” replica il sindaco, “preferendo il dialogo ed il confronto alla confusione ed al caos. Perché il caos porta in secondo piano idee e progetti. Anche perché tutti, e dico tutti gli amministratori, hanno regolare e continuo contatto con i cittadini, sia nelle sedi istituzionali che al di fuori. Prendiamo atto che il Comitato, di cui sarebbe interessante capire se è regolarmente costituito, non la pensa così, e preferisce altro”.

Concludendo il suo intervento il primo cittadino interviene anche su altri aspetti che coglie l’occasione di precisare nel corpo della nota di comunicazione istituzionale. “Credo che la mia amministrazione il dialogo lo abbia cercato” dice ancora Errico, “in primis con il sottoscritto, che è passato sopra a pesanti accuse personali ed infamanti che il Comitato continua a rivolgere sui social network dopo averlo fatto sui volantini, ad uso e consumo di tutti. Il Comitato dal canto suo, è interessato solo a puntare l’indice e a giocare al ruolo del giudice censore, non producendo nessuna proposta e rifiutando il confronto, visto che il proprio ambito d’azione resta esclusivamente quello dei social network”. E da qui la conclusione che rimanda il tavolo del confronto a tempi più maturi. “Dopo l’ultima e infelice uscita del Comitato” conclude il sindaco, “è chiaro che non c’è nessun atteggiamento costruttivo, ma soltanto la volontà di attaccare l’amministrazione. E non sono io a pensarlo, ma è lo stesso portavoce che appena ieri mi ha detto, telefonicamente, che la sola opposizione a questa’amministrazione è la loro. E questo sarebbe il Comitato apolitico ed apartitico? C’è da fare solo i complimenti”.

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