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Taglio dei fondi per il recupero del Nautico. Sospensiva del Tar del Lazio

I giudici amministrativi hanno concesso la sospensiva accogliendo il ricorso della Provincia per impedire il taglio dei 12 milioni di euro destinati alla sede di via Gramsci

GALLIPOLI - Le barricate e la battaglia giudiziaria innalzata contro lo scippo dei fondi per il recupero funzionale del Nautico di Gallipoli ottiene un primo confortante risultato. E’ arrivata in queste ore infatti la sospensiva decretata dal Tar del Lazio sugli atti di redistribuzioni dei fondi  e che hanno stravolto la graduatoria definitiva del bando pubblico nell'ambito del concorso "#scuole innovative", impugnati in sede giudiziaria dalla Provincia di Lecce. Decisioni  che di fatto avevano portato a decurtare fondi pubblici importanti e cospicui, pari a 12 milioni di euro, per demolire e ricostruire la vecchia sede dell’istituto gallipolino di via Gramsci e renderla innovativa e più tecnologica. L’intervento era stato inizialmente ammesso dalla Regione Puglia, come secondo progetto utile, a godere del finanziamento alle spalle dell’istituto comprensivo di Bari. Ma nell’ambito della definizione delle aree progettuali la ripartizione delle risorse da parte del ministero ha determinato un taglio dei fondi destinati a Gallipoli di 9 milioni di euro che sono invece stati convogliati per incrementare il progetto delle scuole del capoluogo pugliese passato da una previsione di spesa di 9milioni e mezzo a oltre 18 milioni di euro. Dopo l’allarme lanciato oltre un mese addietro dal presidente Antonio Gabellone, è giunta la conferma dagli atti regionali e ministeriali. E da qui la contromossa della Provincia con il ricorso al Tar del Lazio.

Un primo passo è stato compiuto incamerando la sospensiva, anche se bisognerà attendere il giudizio di merito dei giudici previsto per il 2 agosto prossimo per poter cantar vittoria certa. “Con questo primo provvedimento cautelare il Tar del Lazio  riconosce  la fondatezza delle censure della Provincia, illegittimamente privata di un finanziamento di 12milioni di euro che dovrà essere restituito all’ente” commentano all’unisono il presidente della Provincia, Antonio Gabellone e il legale Francesco Baldassarre. Ma c’è di più da questo responso secondo Gabellone. “La discussione del ricorso fissato al 2 di agosto prossimo” spiega il presidente della Provincia, “facilita una finestra temporale ulteriore a recuperare la linearità delle procedure da parte di Governo nazionale e regionale, prima di andare incontro ad un gravissimo e milionario contenzioso che pagherebbero ancora una volta solo i cittadini. In questo momento occorre garantire ad una comunità, quella di Gallipoli, e al territorio provinciale tutto, una infrastruttura moderna, d’eccellenza e al passo con la crescita economica e turistica del nostro territorio e di una città a vocazione marinara. E’ un diritto sacrosanto” conclude Gabellone, “che la Provincia si è conquistato con un progetto d’avanguardia che aveva superato tanti altri presentati da molti  Comuni  in Puglia. L’auspicio è che il tempo a disposizione possa essere utile a trovare una sintesi positiva”. E da qui è partito un nuovo appello all’indirizzo del governatore Emiliano da parte di Gabellone “a sottrarsi da questo giudizio che potrebbe avere dei pesantissimi riflessi in termini di contenzioso. Con il suo autorevole intervento, con quello dei parlamentari salentini di ogni estrazione politica, si può far giungere al presidente Renzi il messaggio targato Nautico, da Gallipoli”.

Sulla sospensiva concessa dal tribunale amministrativo laziale anche il deputato salentino, Rocco Palese, vicepresidente della commissione bilancio della Camera,  ha espresso la sua valutazione.  “I giudici amministrativi hanno concesso la sospensiva del provvedimento di definanziamento fino alla pronuncia di merito  che ci sarà il prossimo 2 agosto” dice Palese, “ciò dimostra che ci avevamo visto giusto sulla mancanza di trasparenza e sulle anomalie di un procedimento avviato con procedure di evidenza pubblica e conclusosi con un atto monocratico della Regione e, conseguentemente uno del Miur, che hanno stravolto l'esito di quella procedura. Bene ha fatto la Provincia a presentare ricorso e ora attendiamo di ascoltare cosa risponderà il Governo alla nostra interrogazione parlamentare sulla questione. Ci auguriamo” conclude Palese, “che, senza far perdere altro tempo prezioso ai salentini e altri soldi ai cittadini pugliesi per pagare le spese di contenzioso, Governo nazionale e Regione capiscano che, anche prima di aspettare ulteriori pronunciamenti dei giudici, è giusto restituire il maltolto ai cittadini di Gallipoli e a tutto il Salento".  

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