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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Stangata sulle tasse. Fiammata: “Aumento della Tarsu inaccettabile”

Il segretario cittadino dei Comunisti italiani critica le previsioni sul ritocco del 20% sulla tassa rifiuti. “Un salasso per le famiglie più povere”. E rilancia la gestione diretta del servizio d’igiene urbana da parte del Comune

 

GALLIPOLI – Parlando di tasse e pressione fiscale, non poteva che accendersi subito la ridda di valutazioni politiche  a corredo dell’approvazione della bozza di bilancio della giunta gallipolina. Mentre si approfondiscono i “calcoli” del documento contabile, dalla segreteria dei Comunisti italiani arriva il primo cenno di dissenso alla manovra proposta dal governo cittadino. Ovviamente puntando sul tema d'impatto popolare dell’aumento di alcune aliquote e delle tasse. “Apprendiamo con stupore che nel bilancio comunale è previsto l’aumento di
Tarsu, Irpef e Imu sulle seconde case” commenta Romano Fiammata dalla segreteria di via Calò dei Comunisti italiani. Spiegando le ragioni della sua contrarietà soprattutto al ritocco della tassa sui rifiuti. 

“Passi per Imu e Irpef che si possono anche dire delle imposte sul proprio  benessere” spiega Fiammata, “ma ciò che ci appare improponibile dal bilancio è l'aumento del 20%
dell'imposta sulla Tarsu.
Per quanto  possiamo aver discusso del problema, non possiamo non criticarne il suo  aumento. Temiamo che l'aumento sulla raccolta dei rifiuti possa essere, a ragione, foriero di seri problemi per la prosecuzione dell'attuale amministrazione comunale. Si tratta di un aumento che va ad incidere  pesantemente soprattutto sulle migliaia di famiglie con reddito sociale alla  soglia di quello di povertà. Va ricordato che la nostra città ha un reddito  medio procapite di appena 13mila euro pur subendo, a causa della sua presunta vocazione turistica, l'incompatibilità di un alto costo della vita e pur  vantando il reddito di alcuni concittadini fra i più ricchi di Puglia”

E aggiunge: “Comunque sia, vero è che già oggi, senza l'aumento del 20%, gli utenti  gallipolini pagano uno dei più costosi e giustamente criticabili servizi di  nettezza urbana, anche considerando il cospicuo numero di personale  impiegato di 72 ordinari e altri 26 lavoratori stagionali. Né si può dire che  può essere un buon alibi per giustificarne il suo aumento il fatto che  l'amministrazione si trovi a dover recuperare il disavanzo di bilancio di 5milioni di euro effettuato dalle precedenti amministrazioni e il drastico taglio dei finanziamenti dello Stato agli enti locali ed anche che l’esigenza di legge  che obbliga di portare almeno al 78% il tasso di copertura comunale del costo  totale del servizio che è di oltre sette milioni di euro annui. Noi, Comunisti italiani, com’è noto, siamo per la gestione diretta di tutti i  servizi pubblici e pensiamo che il solo modo per evitare ai concittadini l’aumento del 20% di quello della nettezza urbana sia quello di renderlo più  efficiente nonché la sua gestione diretta”.

Secondo la tesi di Fiammata con la gestione diretta “si eliminano gli agi delle ditte private, si responsabilizzano gli amministratori  e gli stessi utenti per l’ottenimento di un servizio finalmente qualificato, si  tranquillizzano gli utenti che non avranno motivo di recriminare nei confronti  di un servizio altamente costoso e inadeguato alle esigenze di una città come Gallipoli, si possono rasserenare gli animi dei lavoratori con la regolarità e puntualità della riscossione del proprio stipendio”. E dunque con il risparmio “dell'agio che intasca la ditta privata chiamata a gestirlo, si può evitare  l'aumento del 20% che si vorrebbe applicare sulle cartelle esattoriali Tarsu” conclude il segretario dei Comunisti italiani. 

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