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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Gallipoli Sannicola

"Su Lido Conchiglie Gallipoli s'impegni dal Prefetto"

Il coordinatore di Io Sud a Sannicola, Tony Ingrosso, chiede all'amministrazione di Gallipoli di dimostrare l'interesse a riqualificare l'area di Lido Conchiglie, dinanzi al Prefetto di Lecce

SANNICOLA - Sono i confini della discordia quelli che vanno da Lido Conchiglie fino alla Padula Bianca e che, nei giorni scorsi, hanno aperto una diatriba tra i comuni di Gallipoli e Sannicola, a seguito di una discussa deliberazione di consiglio dell'amministrazione di Sannicola, guidata da Giuseppe Nocera, che richiedeva la discussione dei confini territoriali. Nel lungo dibattito apertosi e andato avanti non senza veleni, interviene il responsabile del circolo di "Io Sud" di Sannicola, Tony Ingrosso, il quale si dice d'accordo con qualsiasi iniziativa "utile ad erigere come assoluta priorità l'annosa questione di Lido Conchiglie, Padula Bianca, Rossina e Rivabella": "Le marine dei Lidi di San Mauro - spiega - vivono nel degrado, in stato di abbandono, di pericolo per l'incolumità di turisti e villeggianti, una condizione che rasenta la barbarie e l'inciviltà. È opportuno che l'amministrazione comunale di Gallipoli decida: o si assume fino in fondo le proprie responsabilità insieme al comune di Sannicola, con un piano di recupero, di investimenti strutturali, di erogazione dei servizi, oppure è doveroso perseguire ogni azione per riportare la ripartizione dei confini come stabiliti all'origine ed assegnare la facoltà giuridica al nostro comune di intervenire in tal senso".

Secondo Ingrosso non sarebbe più possibile relegare una problematica di tale portata "a mera speculazione politica" e si rende necessario che il territorio dimostri di essere dotato di una classe politica "matura e responsabile, di maggioranza e di opposizione, all'altezza di affrontare la questione, ponendo basi certe e risolutive".

Ingrosso, insomma, chiede di superare la solita disputa politica, evitando la tentazione del "campanilismo di bassa lega", ponendo in atto, piuttosto, una "visione costruttiva" di sviluppo, che punti al recupero dei paesaggi, alla dotazione delle strutture e infrastrutture, all'erogazione di servizi di qualità, alla pianificazione partecipata.

Per Ingrosso, l'amministrazione comunale di Sannicola ha il dovere di supportare "l'ambiziosa azione politica intrapresa con una proposta concreta e fattiva rispetto a ciò che intende fare dei Lidi di San Mauro": "E' giunto - sottolinea - il momento per i cittadini, di comprendere con esattezza quali sono le forze politiche pronte ad intervenire fattivamente, con lungimiranza, per uno sviluppo organico del nostro territorio e quelle che preferiscono gridare continuamente ‘al lupo al lupo', praticando la vecchia via della strumentalizzazione di parte fine a se stessa. I cittadini avranno modo di capire se le forze politiche hanno più a cuore gli interessi dei proprio partiti o quelli della nostra terra e delle nostre comunità".

Quanto a Gallipoli, Ingrosso si domanda se l'amministrazione ionica intenda dimostrare in tempi brevissimi "un significativo cambio di rotta rispetto alla latitanza assoluta praticata fin ora": ma il mutamento comportamentale dei Gallipoli sulla vicenda dovrà palesarsi con "una sottoscrizione, di fronte al Prefetto della Provincia di Lecce, di impegni precisi che riguardano aspetti generali di natura urbanistica, recupero architettonico, interventi strutturali e infrastrutturali, ma anche e soprattutto in merito alla erogazione dei servizi, alla pulizia delle spiagge, alla manutenzione del verde, al traffico": "Se così non dovesse accadere - puntualizza Ingrosso -, entro un mese, non basterà uno straccetto di protocollo d'intesa fatto in casa, in periodo pre-elettorale, per rimandarci ad altri dieci anni di immobilismo. In tal caso, a parer nostro, è giusto che se ne occupi la massima autorità della Regione Puglia e la giustizia amministrativa ad ogni livello".

"L'amore dei cittadini di Sannicola per Gallipoli - conclude -, per gli stessi amici e fratelli gallipolini è immenso. Chiunque oggi avanzi minacce di interruzione dei rapporti istituzionali tra i due comuni, sa di non essere condiviso né dai cittadini di Gallipoli, né dai cittadini di Sannicola".

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