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"Su Lido Conchiglie, meglio un'intesa con Gallipoli"

Il consigliere di opposizione, Mino Piccione, critica la scelta "belligerante" dell'amministrazione Nocera sui confini Sannicola-Gallipoli: "Non bisogna mettere a rischio le relazioni tra comuni"

SANNICOLA - Sembrava una questione di mera giurisprudenza e di semplice rivalsa storica sulla divisione di un territorio pregiato e ricco di fascino. Invece, dopo le dichiarazioni di giovedì scorso del sindaco di Gallipoli, Giuseppe Venneri, oggi il caso della ridefinizione dei confini tra Sannicola e la città ionica sta assumendo le proporzioni dello scontro.

Un breve riassunto delle puntate precedenti: l'amministrazione di Sannicola riesce ad approvare nel consiglio comunale del 27 novembre scorso una delibera che propone di ridiscutere, attraverso le sedi opportune, i confini territoriali con Gallipoli, in riferimento al lembo di terra che interessa Lido Conchiglie, con la Montagna spaccata. Alla base della scelta, la constatazione del superamento della condizione che aveva fatto scaturire la precedente divisione dei confini: studiano, infatti, una relazione della Commissione ripartitrice del 1908, sarebbe risultato che quell'area appartenesse a Gallipoli solo in virtù del dazio sul pescato. Decaduta la tassa da tempo, sarebbero caduti in termini di legge anche le ragioni di quella divisione. Da qui, la scelta del comune di Sannicola di avanzare la richiesta di rivedere i confini. Ma la risposta di Venneri non si era fatta attendere, e, nel proprio intervento il sindaco di Gallipoli aveva chiarito due punti: che i confini non si toccano e che i rapporti istituzionali tra i due comuni limitrofi sarebbero stati alterati da questa iniziativa di Sannicola.

Sulla questione interviene il consigliere del Pdl di Sannicola, Mino Piccione, che trova "oggettivamente sconsiderato, ingenuo ed improprio, dal punto di vista politico e amministrativo, il comportamento del sindaco Nocera che in consiglio comunale ha affermato di voler perseguire un iter dapprima legislativo e in seguito legale, nei confronti di un comune come Gallipoli, strategicamente importante per la crescita socioeconomica del nostro territorio".

"Come ribadito - afferma - nell'assise del 27 novembre, il procedere, in questo caso, attraverso una ‘tecnica belligerante', contrasta con il nostro modo di perseguire la soluzione ai problemi delle marine. Dopo un attento esame degli atti, espletato con l'ausilio di esperti legali, è emerso che la relazione della Commissione ripartitrice, risalente al 1908, con la quale si stabilivano i confini territoriali tra i due comuni, è di dubbia interpretazione, pertanto ho evidenziato, con i colleghi di minoranza, come tale delibera avrebbe generato solo seri rischi in termini di collaborazione amministrativa con il comune limitrofo".

Piccione parla della creazione di "una dicotomia cronica", che "potrebbe seriamente danneggiare, in termini di servizi, i residenti, gli operatori turistici e commerciali delle marine, soprattutto dopo le dichiarazioni del sindaco Venneri, il quale, nei giorni scorsi, ha reso pubblico il serio pericolo di incrinare i rapporti istituzionali tra i due comuni".
"Qualora succedesse - si chiede Piccione - come si potrà ad esempio conciliare e gestire in modo responsabile la compresenza dei due enti sia nel progetto della ‘Città Policentrica' sia nei Piani di Zona?"

Per questo motivo, dopo aver convocato una riunione con i capigruppo di minoranza, Daniela Talà e Pinuccio Monteduro, l'opposizione ha deciso di contattare personalmente il sindaco Venneri, per trovare insieme "una soluzione ragionevole atta a risolvere l'annosa situazione di Lido Conchiglie": "Il sindaco Venneri - racconta Piccione - si è da subito reso disponibile per intraprendere la strada di un autorevole protocollo d'intesa che disciplinerà i servizi tra i due comuni. Nel contempo si chiederà al sindaco Nocera di rescindere la delibera di consiglio del 27 novembre scorso. Infine è opportuno ribadire che le scelte determinanti per il futuro sociale ed economico del nostro paese debbano essere operate in modo serio e responsabile, senza mettere a repentaglio la convivenza civile e amministrativa tra Sannicola e Gallipoli".

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