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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Taglio dei fondi per il recupero del Nautico, mobilitazione dei politici

Riprende la querelle sul finanziamento di 12 milioni decurtato dal ministero. Dopo il ricorso di Gabellone, i rilievi di Blasi, Congedo, Palese e Scorrano

GALLIPOLI – Terminato il silenzio elettorale si riaccende anche la contesa politica sulla vicenda dello stralcio del finanziamento per la ristrutturazione della sede dell'istituto Nautico di Gallipoli. Già venerdì il presidente della Provincia, Antonio Gabellone, in un incontro palazzo Adorno aveva illustrato le iniziative, politiche, istituzionali (e non da ultimo anche giudiziarie con il ricorso e l’impugnazione degli atti dinnanzi al Tar del Lazio) che l’amministrazione salentina ha inteso intraprendere a tutela del finanziamento per l’istituto gallipolino. Un atto necessario quello del ricorso secondo Gabellone ber bloccare l’iter che ha stravolto la graduatoria definitiva del bando pubblico del Ministero dell’Istruzione e della Ricerca, nell'ambito del concorso "#scuole innovative", e che di fatto privano il Salento e la Città Bella di fondi importanti e cospicui, pari a 12 milioni di euro, per demolire e ricostruire la vecchia sede di via Gramsci e renderla innovativa e più tecnologica. Nel contempo sono partite le azioni di carattere politico per sollecitare, tramite interrogazioni e richieste formali, il presidente della Regione, Michele Emiliano, e la sua giunta e lo stesso governo Renzi ad intervenire per evitare l’ennesimo “scippo” per l’edilizia scolastica salentina.        

Una battaglia quella della Provincia alla quale fanno eco anche consiglieri provinciali, regionali e parlamentari che sono tornati ad esprimersi sulla vicenda Nautico, contemperando accuse e attribuzioni di responsabilità politica, ma anche auspicando e proponendo interventi e soluzioni da intraprendere. “Condivido l’appello del presidente della Provincia, Gabellone affinché dalla Regione si apra un canale di interlocuzione politica e istituzionale perché i 12 milioni di euro destinati a rendere migliore e più innovativa la sede scolastica dell’istituto Nautico di Gallipoli vengano recuperati” dice il consigliere Pd, Sergio Blasi, “io credo che la Regione non possa far passare questa ingiustizia senza battere colpo. Invito quindi il presidente Emiliano a prendere carico della questione. Il messaggio, pericoloso, di una scarsa attenzione nei confronti del territorio salentino nel momento in cui si verificano episodi come questo, non deve passare”. Rammenta la sua interrogazione sulla vicenda e risalente a tre mesi addietro il consigliere regionale dei Cor, Saverio Congedo, che oggi nel corso dei lavori del consiglio ha ottenuto risposta di Emiliano e dell’assessore  Sebastiano Leo. “L’evanescenza della risposta sia del presidente Emiliano sia dell’assessore Leo alla  mia interrogazione certifica che non solo c’è stato lo scippo ai danni dell’istituto Nautico di Gallipoli, a favore di quello di Bari, ma che quei soldi sono definitivamente persi” accusa Congedo, “e poco importa se, come ha spiegato il presidente in aula, tre mesi fa la Regione Puglia ha preso carta e penna e ha scritto al Miur  tentando di evitare che tutti e 21 i milioni di euro messi a disposizione dal Ministero andassero al Comune di Bari e non più, come originariamente stabilito, 12 alla Provincia di Lecce e 9,5 a Bari".

"Emiliano ha ammesso candidamente che a quella lettera non c’è stata risposta, né è stato fatto altro per riparare in zona cesarini e si è praticamente limitato a scrivere senza poi sollecitare o protestare di fronte alla decisione presa. Ma che l’autore dello scippo sia stata la volontà del Ministero, con il quale magari il sindaco di Bari, Decaro, avrà qualche linea di comunicazione privilegiata” incalza Congedo, “o sia stata la poca fermezza della Regione, forse anche per colpa di non facilissima comunicazione fra Emiliano e il governo Renzi, poco importa. Il Nautico di Gallipoli non potrà innovare il proprio istituto e quindi non potrà offrire una proposta formativa improntata all’innovazione. Insomma, poco importa se la colpa è di Emiliano o di Renzi, queste giustificazioni non sono “consolatorie” né appare attendibile promessa, più buttata lì che concreta, di rimediare attingendo a chissà quali fondi europei e chissà quando”.

Sul versante parlamentare parla di “vergognoso” scaricabarile tra Regione e Governo, Rocco Palese, vicepresidente della commissione Bilancio della Camera. "Sul definanziamento degli interventi di ristrutturazione dell'istituto Nautico di Gallipoli, la Regione dà colpa al Governo nazionale, dopo che quest'ultimo aveva già dato colpa alla Regione a mezzo stampa e, quasi certamente, farà lo stesso rispondendo alla nostra interrogazione parlamentare presentata giorni fa” dice Palese, “di certo c'è che i fondi inizialmente stanziati e destinati al Nautico sono stati assorbiti tutti dall'intervento su Bari, che nessuno chiede di definanziare, ma con un danno enorme alla comunità e agli studenti gallipolini e salentini, peraltro con una procedura in corso d'opera che ha cambiato le carte in tavola senza alcun preavviso. È un film già visto, il Governo e la Regione si fanno guerra tra loro, si scaricano le responsabilità a vicenda e a farne le spese sono gli incolpevoli cittadini. Aspettiamo e speriamo che il Governo non solo chiarisca una volta per tutte le responsabilità” conclude Palese, “ma che soprattutto garantisca che i fondi del Nautico saranno comunque reperiti a breve".

Sul nodo dei soldi persi appannaggio del recupero del Nautico anche il consigliere provinciale di Sel, Danilo Scorrano, aveva inteso spronare il presidente Gabellone ad un’azione incisiva a tutela del territorio di Gallipoli. “Finalmente dopo varie comunicazioni e pressanti solleciti. il presidente Gabellone, suo malgrado, si muove per evitare di perdere i 12 milioni di euro destinati alla ristrutturazione dell’istituto Nautico di Gallipoli” specifica Scorrano, “l’ennesimo contenzioso politico di Gabellone con la Regione Puglia sulle spalle dei cittadini e con oneri aggiuntivi per l’incarico all’avvocato Baldassarre, si poteva evitare qualora avesse accettato di ammettere i propri errori e non cercare di ribaltarli al Miur. Sono ben tre le interrogazioni presentate dal sottoscritto sull'argomento” aggiunge Scorrano, “per spronare l'amministrazione provinciale a prendere di petto il problema e cercare soluzioni. Si sono già persi in passato 516 mila euro per la ristrutturazione mentre sulla testa degli studenti, allora costretti a fare lezione in via della Provvidenza, cadevano calcinacci. Un altro milione mezzo o settecentomila euro, secondo la Provincia, si sono persi rinunciando ad inserire l'istituto nautico tra quelli finanziabili con il "Piano regionale triennale di edilizia scolastica”. Poi il consigliere provinciale sposta l’asse sulla recente “tegola” della perdita dei fondi del Miur per la ristrutturazione.

“Ho chiesto con un’interrogazione urgente del 5 aprile scorso spiegazioni sull'iter e relativi documenti e lo scambio di informazioni intercorso tra la Provincia e gli altri enti interessati, Miur e Regione” spiega Scorrano, “a questo punto ben venga il ricorso al Tar contro la decisione della regione Puglia che dirotta tali risorse ad un istituto scolastico barese, evidentemente un contenzioso cercato con un modo di gestire la cosa pubblica che penalizza tutto il territorio e che potrebbe privarlo della possibilità di avere un istituto efficiente e moderno. Anche se mi viene da pensare che Gabellone” conclude il consigliere, “tenta la carta del ricorso non perché ha a cuore le sorti dell'istituto nautico di Gallipoli, ma per suoi personali obiettivi politici, visto che tutta la vicenda è stata costellata da dubbi sulla effettiva volontà di trovare soluzioni concrete”.

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