Il Tar blocca il trasferimento del medico. Ostetricia adesso ritorna a sperare
I giudici amministrativi concedono la sospensiva sul provvedimento della direzione generale della Asl per lo spostamento di un medico dal Sacro Cuore all'ospedale di Galatina. Ricorso promosso dal Comune. In corsia ancora protesta
GALLIPOLI – Quel medico per ora non si “sposta”. E il Tar sospende in via cautelare il provvedimento con cui la direzione generale dell’Asl di Lecce, nei giorni scorsi, aveva disposto il trasferimento di un’unità professionale dal reparto di Ostetricia e ginecologia dell’ospedale Sacro Cuore di Gesù di Gallipoli a quello di Galatina. Il tutto mentre prosegue la protesta simbolica in corsia avviata su iniziativa del personale sanitario e infermieristico, con il supporto dell’associazione “Ospedale Sacro Cuore di Gesù e dell'Arco jonico salentino” e delle organizzazioni sindacali. E se dalla Asl e dalla Regione non sono ancora arrivate riposte soddisfacenti ed adeguate, per ora si porta a casa il responso di questa mattina del tribunale amministrativo che riaccende la speranza. Il sindaco di Gallipoli, Francesco Errico, nella sua qualità di massima autorità locale sanitaria, e la sua amministrazione, tramite l’avvocatura comunale, avevano annunciato, la scorsa settimana, l’impugnazione al Tar del provvedimento con cui la direzione generale dell’Asl di Lecce ha disposto il trasferimento di un medico del reparto di Ginecologia dell’ospedale di Gallipoli a quello di Galatina.
I giudici amministrativi, questa mattina, hanno accolto il decreto cautelare “inaudita altera parte” del primo cittadino e di fatto sospeso gli effetti del trasferimento disposto dall’Asl, che avrebbe dovuto avere efficacia da questa mattina. E così si rimarrà, almeno sino alla trattazione della questione in camera di consiglio, già fissata per il prossimo 23 aprile. “Ovviamente non posso che registrare con soddisfazione tale decisione” commenta il sindaco Errico, “nella speranza non celata che anche nel merito le ragioni della nostra comunità possano trovare attuazione. Avevamo garantito massimo impegno nel difendere le ragioni del Sacro Cuore” aggiunge, “e fa piacere che la pervicacia portata avanti su tale fronte dall’amministrazione comunale e dalla consigliera Assunta Cataldi, abbia avuto quale principale effetto quello di respingere ipotesi peggiorative e di ridimensionamento del nostro reparto”.
L’amministrazione comunale assicura che l’attenzione verso il nosocomio locale continua a mantenersi alta e vigile. “L’augurio è che alla fine prevalga la logica del buonsenso” conclude il sindaco Errico, “e soprattutto che si continuino a garantire livelli assistenziali e d’intervento in grado di rispondere compiutamente e senza defezioni alla domanda di salute proveniente dal nostro Comune e dall’intero territorio afferente il nostro bacino sanitario”. Nel fine settimana il primo cittadino aveva lamentato la mancanza di una risposta e di un confronto sul depotenziamento della divisione di Ostetricia e ginecologia, da parte della direzione generale della Asl. “Dopo oltre dieci giorni dalla lettera inviata ai vertici dell’Asl di Lecce, per chiedere il ripristino dell’unità professionale in favore del reparto di Ginecologia del Sacro Cuore” ha accusato il primo cittadino “siamo ancora in attesa di una risposta. Correttezza istituzionale vorrebbe che si desse una risposta alla legittima preoccupazione di chi è chiamato a render conto alla propria comunità dei livelli assistenziali forniti nel settore sanitario. E invece siamo ancora in attesa di un riscontro a quelle che riteniamo legittime e ponderate osservazioni sul futuro della nostra struttura ospedaliera”.
Il riferimento rimanda alla nota del 2 aprile scorso a firma dello stesso sindaco gallipolino e della consigliera delegata alle problematiche del locale ospedale, Assunta Cataldi, con cui si chiedevano, congiuntamente, ai vertici leccesi dell’Asl di sospendere il trasferimento del medico dal reparto di Ginecologia e contezza sul futuro dell’ospedale ionico. Il tutto dopo aver depositato il ricorso al Tar di Lecce volto proprio a bloccare tale trasferimento e mentre è ancora in auge l’occupazione di tale reparto da parte del personale. “Ci auguriamo” hanno ribadito il sindaco Errico e la consigliera Cataldi, “che tali risposte arrivino quanto prima, ma soprattutto che si comprenda come, seguendo la logica del buonsenso, non si possa procedere ad un ridimensionamento di una struttura che ha tutte le carte in regola per essere un punto di riferimento per la sanità di questo territorio”.