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Tassa di soggiorno, il Consiglio approva le regole. Si paga da giugno

Nessun rinvio per l'imposta nelle strutture ricettive che sarà introdotta questa estate. L'assise licenzia il regolamento stabilendo tariffe ed esenzioni. Bocciati tutti gli emendamenti di Coppola. Petrucci: "Lotta all'evasione"

GALLIPOLI – Il via libera è arrivato anche dal Consiglio comunale. Tra contrapposizioni tecniche e personalistiche in sede di dibattito, ma alla fine con un voto unanime. Per  la tassa di soggiorno da far pagare ai turisti che continueranno a scegliere Gallipoli quale meta preferita per le loro vacanze estive, si parte da quest’anno. E precisamente dalla prossima stagione estiva. La proposta di un rinvio di un alto anno non aveva fatto breccia già in sede di verifica interna alla maggioranza e in commissione Bilancio. E per gli operatori turistici ed il consigliere della Puglia Prima di Tutto, Giuseppe Coppola che avevano caldeggiato lo slittamento al 2014 dell’entrata in vigore della nuova imposta, c’è da incamerare solo qualche correttivo in corso d’opera rispetto alla stesura primordiale del relativo regolamento. Per il resto la sfilza di otto emendamenti, presentati sulla scorta di uno studio di settore, dallo stesso consigliere di minoranza, tra pareri di regolarità tecnica e volontà politica manifesta dalle intenzioni di voto espresse dalla maggioranza e dal capogruppo dell’Udc Luigi Caiffa, è stata rispedita al mittente. Nonostante questo, al momento del voto, il regolamento definitivo è stato licenziato all’unanimità compreso il voto di Coppola e di tutta l’opposizione (assente per il Pdl, Antonio Barba e Toti Di Mattina aveva già lasciato l’aula consiliare). Facendo fede a quanto già stabilito in sede di commissione Bilancio e al netto, e prendendo le distanze, anche da qualche esternazione campanilistica richiamata dal consigliere Caiffa sulla necessità di far “pagare” i turisti così come sono stati costretti a subire l’aumento dell’imposizione fiscale i cittadini gallipolini.   

Un “male necessario”, come è stata etichettato in aula, quello della introduzione dell'imposta di soggiorno che andrà a regime già dal prossimo mese di giugno. Con una previsione di gettito “prudenziale” di almeno 150 mila euro per le casse comunali. Un regolamento sull’applicazione della tassa di soggiorno, sperimentale e che potrebbe anche essere riveduto e corretto dopo l’esperienza sul campo della prossima stagione. Questo hanno evidenziato, distintamente, nel corso degli interventi i consiglieri Aldo Petrucci e Paolo Barba. Anche se il nodo vero rimane anche quello di un’incisiva lotta all’evasione del mercato turistico cittadino legato agli affitti in nero e al sommerso delle strutture che sfuggono al controllo della tassazione. Un aspetto su cui ha richiesto espressa “volontà politica” il consigliere di Gallipoli 2012, Petrucci e richiamato dal primo emendamento bocciato di Coppola. E per la maggioranza ha condiviso e già garantito l’azione di verifica e controllo il consigliere con delega specifica, Paolo Barba (Volta la Carta) che nel suo intervento ha parlato della tassa di soggiorno come di una “scommessa necessaria” ed ha spiegato l’apertura al confronto con i titolari dei B&b e la natura delle nuove tariffe.

Tanto Coppola quanto Salvatore Di Mattina hanno rammentato come la ricaduta “negativa” dell’introduzione della tassa di soggiorno non andrà magari a danneggiare le imprese del settore che continueranno a ricevere i turisti nonostante il calo di presenze prevedibile sino ai primi di agosto, ma magari potrebbe verificarsi una diminuzione del potere di acquisto dei villeggianti da riversare verso le attività commerciali e fieristiche della città. Il capogruppo del Pdl in aperta contrapposizione con il consigliere Giancarlo Padovano, avrebbe preferito una riduzione delle tariffe di imposta almeno in questo primo anno di “prova”. Il rischio sarebbe quello di veder dirottati i flussi turistici verso le località concorrenti, da Ugento a Porto Cesareo. Eventualità che lo stesso consigliere dell’Udc, Padovano, ha “ridimensionato” rispondendo a Di Mattina e invitando le aziende del settore, che “sono cresciute” in questi anni, a ridurre i prezzi dei listini per i soggiorni dei turisti.

Sta di fatto che alla fine, dopo il confronto con operatori e rappresentanti di categoria con l’amministrazione comunale e le stesure rivedute e corrette in commissione Bilancio, il nuovo regolamento sulla tassa di soggiorno ha varcato lo scoglio dell’assise comunale. Bocciando politicamente e trasversalmente la revisione “tecnica” di Coppola e con un’indicazione di massima, illustrata in aula dal capogruppo Udc, Luigi Caiffa, che ne prevede l’applicazione dall’ultimo sabato del mese di giugno sino all’ultimo mese di settembre. Con una serie di esenzioni per il resto dell’anno, per i disabili, dei minori sino a 16 anni, e per i viaggi organizzati da altri enti ma non anche degli over 65anni. Ridotta temporalmente anche l’applicazione dell’imposta giornaliera non più per i primi dieci giorni, ma invece per sette giorni consecutivi di pernottamento negli alberghi, pensioni, campeggi, strutture ricettive, affittacamere, B&b e agriturismi della città. Nello specifico l’imposta è fissata a 1 euro per alberghi, resort, villaggi, pensioni, alberghi diffusi, campeggi e aree camper, e in generale per strutture ricettive da 1 e 2 stelle e Bed & Breakfast e agriturismi con tariffa giornaliera a persona inferiore o uguale a 50 euro. Si pagherà invece 1,50 per le stesse strutture a tre stelle e con la tariffa di B&b e agriturismi superiore a 50 euro, e per casette, bungalow, case caravan e mobilhome all’interno di campeggi. Imposta di 2 euro per chi sceglie il soggiorno in strutture a 4 e 5 stelle.  Nel corso dei mesi  di bassa stagione di giugno e settembre tali misure d’imposta saranno ridotte tutte di 50 centesimi. In apertura di seduta il sindaco Francesco Errico ha comunicato l’assegnazione della delega finalizzata alla realizzazione degli atti preliminari di indirizzo per il Pug al consigliere del gruppo misto, Salvatore Guglielmetti. Assegnazione della delega specifica sulla quale il consigliere Aldo Petrucci ha sollevato forti dubbi di legittimità a norma di regolamento.  

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