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Venerdì, 19 Aprile 2024
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“Terzo Paradiso” cambia ancora casa, scelta la rotonda del lungomare

Dopo il parere negativo della capitaneria all’utilizzo della banchina retrostante il castello oggi scelta la nuova location

GALLIPOLI – Nuovo cambio di location in corsa per l’opera del “Terzo Paradiso” donata alla comunità di Gallipoli dal maestro Michelangelo Pistoletto. E ora il pregevole manufatto artistico è destinato a trasferirsi sulla rotonda del tratto finale del lungomare Galilei, nella zona prospiciente il residence Rosa Virginia e a poche centinaia di metri dal lido piccolo. L'opera d'arte in pietra leccese dopo un lungo periodo d’oblìo è in cerca ancora di casa adeguata, dopo che la commissione cultura, presieduta dal consigliere Antonio Faita, nel giugno scorso aveva stabilito, unanimemente, una nuoca collocazione definitiva.

Dal confronto dei mesi scorsi in commissione era emersa la volontà di valutare fattibile la stabilizzazione del Terso Paradiso sulla banchina demaniale alle falde dell’ex mercato coperto e della parte retrostante il castello. Ovvero nel tratto del Seno del Canneto visibile affacciandosi dalle mura della riviera Armando Diaz, tra le scale nove e piazza Imbriani. La proposta era stata avanzata dalla società Rev e dall’architetto Biagio Ferilli, che già nel passato aveva proposto anche una ulteriore soluzione sul versante opposto, ovvero quello della rampa del castello. La scelta di massima avallata dalla commissione era quindi stata già posta all’attenzione tanto dei responsabili del castello Angioino e custodi dell’opera, quanto degli amministratori comunali. La dirigente del settore demanio e patrimonio, Paola Vitali, aveva così già avviato anche le verifiche di compatibilità e fattibilità della nuova localizzazione con la capitaneria di porto e gli altri enti interessati al rilascio delle relative autorizzazioni. E da qui sono sorti alcuni contrattempi, legati soprattutto al parere negativo reso dall’autorità marittima che ha dichiarato incompatibile il posizionamento dell’opera sulla banchina demaniale dedita all’attività portuale e di attracco anche delle piccole imbarcazioni della pesca.

La questione è dunque tornata alle valutazioni e alla disamina della commissione comunale che dopo una prima riunione di metà luglio è tornata a riunirsi questa mattina per una seduta itinerante tesa a valutare nuove location. In lizza erano l’area della piazza del Canneto, equidistante dal santuario e dalla fontana antica, e la rotonda del lungomare Galilei, nel tratto terminale che sfocia a ridosso del quartiere del Lido San Giovanni. Ed è proprio questa l’ipotesi votata all’unanimità dalla commissione che dopo una simulazione in loco, nella cocente e afosa mattinata di oggi, ha deciso la definizione della nuova casa per il Terzo Paradiso, che consta di 151 blocchi di pietra espressione della tèchne locale, dell'architettura e dell'arte, parcheggiati ingloriosamente da un paio d’anni tra i meandri della Galleria dei Due Mari dopo la mostra tra le mura e la piazza d’armi del castello Angioino del 2015. Va ricordato che in seguito alla mostra, ospitata dal 5 giugno al 28 ottobre del 2015 al castello di Gallipoli, il maestro Pistoletto, ha nominato il maniero gallipolino in qualità di “Ambasciata del Terzo Paradiso” donando l'opera ai suoi gestori. A loro volta Luigi Amato Orione e il direttore artistico del castello Raffaela Zizzari, hanno espresso la volontà di donare il Terzo Paradiso alla città di Gallipoli, che ovviamente non può che essere onorata di poter annoverare tra le sue tante opere d'arte anche quella del maestro Pistoletto.

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