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Chiude il tribunale di Gallipoli: Comune ricorre contro decreto ministeriale

Dopo Casarano, anche l'amministrazione ionica decide di impugnare l'atto di razionalizzazione delle sedi giudiziarie da parte del ministro Cancellieri. Il sindaco Errico: "Decisione che vuole tutelare il nostro tribunale"

GALLIPOLI - Il decreto del Ministro Cancellieri chiude il Tribunale di Gallipoli e l'amministrazione comunale decide, con propria delibera, di impugnare l'atto. Dopo Casarano, dunque, la battaglia di campanile contro la chiusura delle sezioni distaccate dei tribunali coinvolge anche la città ionica, riproponendo tutte le perplessità e le contraddizioni che si erano viste in passato per quel che riguardava l'eliminazione delle province.

A parole, tutti d'accordo nel ritenere di dover razionalizzare spese, passando attraverso la chiusura di strutture secondarie e spesso di dubbia utilità, ma poi quando si cerca di passare all'azione, gli interessi delle singole realtà riemergono e si passa allo scontro. Fatto sta che anche il governo cittadino di Gallipoli ha ritenuto opportuno impugnare presso la giustizia amministrativa il decreto con cui il Ministro di Grazia e Giustizia ha decretato la chiusura del Tribunale di Gallipoli, che verrebbe così accorpato per i prossimi due anni agli uffici giudiziari di Nardò.

Il ricorso al Tar contro il provvedimento del Ministro rappresenta per l'amministrazione comunale l’ultimo atto, in ordine di tempo, con cui l’esecutivo, guidato dal sindaco Francesco Errico, vuole dimostrare l'impegno a porre in essere azioni a tutela del polo giudiziario gallipolino: “Ricordo – ha detto il primo cittadino – che uno dei primi atti quando ci siamo insediati è stato quello di portare all’attenzione del consiglio comunale la questione del nostro Tribunale".

"Poi - prosegue - con altri atti deliberativi, riunioni e note ufficiali nei confronti degli organi preposti, in cui abbiamo dato massima disponibilità e soluzioni alternative e pratiche attraverso cui ottenere il risultato sperato, abbiamo sempre sostenuto e difeso con forza le ragioni del nostro tribunale. Per questo motivo la decisione di questi giorni non fa altro che indirizzarsi su di un sentiero ben preciso tracciato dall’esecutivo e volto alla tutela del nostro tribunale”.

Il sindaco ribadisce altresì come anche nelle ultime settimane non siano mancati “incontri e riunioni con la camera forense gallipolina” al fine di individuare le strategie più idonee per sostenere le ragioni del tribunale cittadino. Per questo motivo, per il sindaco l’atto licenziato dalla giunta di recente rappresenta “la conseguenza diretta della volontà manifestata dall’amministrazione comunale di tutelare sino in fondo il Tribunale di Gallipoli”.

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