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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Tragedia familiare a Gallipoli, uccide il figlio e si consegna ai carabinieri

Un uomo di 75 anni, dirigente scolastico in pensione, ha ucciso il figlio esplodendo tre colpi di pistola. L'uomo ha poi chiamato i carabinieri, cui si è consegnato spontaneamente. Alla base della tragedia, con ogni probabilità, la difficile situazione familiare del pensionato, che di recente ha perso la moglie

GALLIPOLI – La solitudine e la disperazione hanno vinto. L’angoscia, dopo un grave lutto, ha preso il posto della quotidianità trasformando un anziano padre in omicida. Un uomo come tanti, dirigente scolastico in pensione, fino a qualche anno addietro alla guida della Scuola media statale "Dante Alighieri" di Alliste, che ha pensato alla morte come unica soluzione al dolore. E così, questo pomeriggio, in un appartamento di Gallipoli ha ucciso il figlio di 38 anni con due colpi di pistola. Entrambi lo hanno raggiunto. Poi, ha chiamato il 112 e ha atteso l’arrivo dei carabinieri per essere arrestato.

La tragedia della disperazione si è consumata poco prima delle 17 in un appartamento al quarto piano di via Giambattista Vico, all'angolo con via Savonarola, nel quartiere Lido San Giovanni. Poco distante dallo stadio gallipolino. Una strada periferica di palazzine che profumano di salsedine, a poca distanza dallo Jonio. Sebastiano Sabato, 75 anni, residente a Taviano, al culmine dell’enneIMG_3419-2sima lite, ha impugnato la pistola, una Beretta calibro 7,65, legalmente detenuta, e ha sparato al figlio. Il boato di quattro colpi, secondo le prime testimonianze, è riecheggiato nel silenzio di un pomeriggio di autunno.

Un colpo ha centrato il 38enne, Antonio Sabato,  al petto e non gli ha lasciato scampo. Difficile al momento ipotizzare cosa abbia spinto il pensionato a un gesto così estremo, probabilmente non ha retto all’idea di dover affrontare ancora un giorno di solitudine e malinconia, dopo appena due settimane dalla morte della moglie.  All’arrivo dei carabinieri della compagnia di Gallipoli, giunti assieme ai colleghi della Sezione investigazione scientifca, e agli agenti di polizia del commissariato di Gallipoli, l’uomo ha consegnato l'arma e li ha seguiti.

La salma della vittima, su disposizione del sostituto procuratore Emilio Arnesano, è stata trasferita presso la camera mortuaria dell'ospedale "Vito Fazzi" di Lecce, per essere sottoposta all'esame autoptico da parte del medicol legale incaricato dalla Procura della Repubblica. Saranno ore concitate quelle a venire. Di strazio, per una famiglia già infiacchita da una perdita. Ora da altre due. Nell'abitazione gallipolina in cui il 38enne (che dopo la laurea aveva lavorato in un istituto di credito a Milano),  è stato ucciso, era presente anche la sorella, di 41 anni.

E' stata la ragazza ad allertare gli operatori del 118. Sopraggiunti, i sanitari hanno constatato il decesso del 38enne, e soccorso anche il padre a quel punto in un forte stato di choc. Il vicinato ha udito le urla. Poi il silenzio. Che è tutto ciò che resta di questo dramma di San Martino.

Il luogo della tragedia a Gallipoli

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