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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Un bilancio di lacrime e sangue. E aumenta anche la Tarsu

Dopo il varo della giunta la bozza al vaglio della commissione. Scelte obbligate per non intaccare il patto di stabilità. Ritocco del 20% per la tassa rifiuti. Aumenti per l'Imu solo sulla seconda casa e per l'Irpef dello 0,6%

 

GALLIPOLI - Il bilancio comunale sotto la lente dei consiglieri comunali. E con ritocchi considerevoli e, a quanto pare, inevitabili sul versante delle tasse. Con una manovra di lacrime e sangue, come era nelle previsioni, il documento contabile è stato approvato dalla giunta di palazzo Balsamo già dalla scorsa settimana. Scelte obbligate e mani legate palesa l’amministrazione comunale che alla fine, per non intaccare gli equilibri del patto di stabilità e prefigurare qualche deleterio sforamento, ha dovuto rivedere e correggere il tiro anche sulle previsioni legate all’aumento della pressione fiscale sui cittadini. Oltre ovviamente a puntare con decisione ai tagli delle spese e a fare i conti con le riduzioni congiunturali dei trasferimenti statali. Nei giorni scorsi la giunta comunale retta dal sindaco Francesco Errico ha formalmente dato il via libera al bilancio di previsione 2012. Una manovra di esercizio che tra voci di entrata e spese in uscita supera, nel quadro generale, i 40milioni di euro.

E ora la parola, prima dell’approvazione in Consiglio comunale entro la fine del mese come stabilito dalla proroga concessa dal Governo, passa ai consiglieri comunali e alla relativa commissione. E qui si potranno già avanzare correttivi e suggerimenti sulle proposte dell’esecutivo e le previsioni del documento contabile, anche se con le voci di spesa ormai, per dieci/dodicesimi, già impegnate per l’anno in corso non si potrà certo emendare o fare granché. Questo la dice lunga, nella confusione normativa in atto, sulle difficoltà che hanno incontrato gli enti, Comune di Gallipoli compreso, ad attuare una programmazione “attendibile” e senza intoppi per il futuro amministrativo. Bozze e delibere a corredo del documento contabile sono state messe a disposizione dei consiglieri comunali da parte dell’assessore al ramo, Antonella Greco. E il presidente della commissione Bilancio, Luigi Caiffa, ha garantito la convocazione della stessa in tempi rapidi per analizzare la bozza varata dalla giunta. Un confronto a più voci che anche il capogruppo della civica Gallipoli 2012, Aldo Petrucci, dai banchi dell’opposizione aveva richiesto fin dal 24 settembre scorso con una nota ufficiale indirizzata all’amministrazione di Palazzo Balsamo e allo stesso capogruppo dell’Udc.

In termini pratici c’è da rilevare che l’amministrazione Errico, pur rigettando nelle intenzioni, l’eventualità segnalata dagli uffici e messa in atto da altre municipalità per l’aumento del 40 per cento della Tarsu, ha poi dovuto, in corso d’opera, attuare il ritocco “inevitabile” anche sulle aliquote delle tariffe sui rifiuti. E per le quali si propone l’aumento del 20 per cento. Per quanto riguarda l’Imu, l’imposta municipale propria viene confermata l’aliquota standard del 4 per mille sulla prima casa (e del 2 per mille su alcuni fabbricati rurali), mentre  per le seconde case si passa dal 7,6 al 10,6 per mille. Confermato l’incremento dell’irpef comunale dell’0,6 per cento e che quindi passa dall’attuale 0,2 all’0,8 per cento. Sulle voci di entrata proprio quelle di natura tributaria previste nell’ordine dei 15 milioni e passa di euro rappresentano la vera boccata d’ossigeno per le casse comunali. Così come il gettito delle contravvenzioni che si attesta complessivamente sui 2milioni e 370 mila euro. Nelle previsioni contabili per l’anno in corso si è inserito solo un terreno di proprietà comunale (l’area dell’ex impianto di depurazione sulla provinciale per Sannicola e rivalutato sui 995mila euro) tra i beni alienabili e quindi in vendita. “Gli immobili comunali da mettere in vendita ci sarebbero pure” commenta l’assessore Greco, “ma in un periodo di crisi e con il mercato fermo prevedere entrate in bilancio rivenienti dalla vendita entro la fine dell’anno di immobili che siamo sicuri non troveranno nessun acquirente, significherebbe poi portare il Comune fuori dal patto di stabilità con gravi conseguenze. Stiamo comunque lavorando per trovare nuove risorse”.

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