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Ballottaggio al veleno, ma Errico e Di Mattina pensano al voto

Alle accuse e ai sospetti lanciati dai parlamentari Pd-Udc e del Pdl su compravendita di voti e presunte collusioni, i candidati rispondono invocando “toni bassi”. Incontro con D’Alema per Errico e comizi finali in piazza

GALLIPOLI - Chiusura della campagna elettorale per il ballottaggio al vetriolo. E il vento di polemica soffia forte a Gallipoli. Anche troppo. A dispetto dei due candidati alla carica di sindaco, Francesco Errico e Salvatore Di Mattina, che conservano di contro il loro fair play competitivo. Fino in fondo. Rifuggendo la bagarre e pensando in concreto all’esito del voto di domenica e lunedì prossimi. Fuoco alle micce e alle polveri, innescato dai parlamentari dell’asse Pd-Udc (Maritati, Ruggeri, Bellanova) prima, che sollecitano verifiche e controlli mirati del prefetto sul voto a Gallipoli come in quel di Casarano, e il Pdl di Vincenzo Barba e dei parlamentari Gallo, Costa e Lazzari in ribattuta che vanno in pressing e mettono in “allerta” i gallipolini. Con aloni e sospetti sbandierati ai quattro venti. Con una guerra, anche psicologica, ora giocata sul filo dei nervi tesi. Con attacchi gratuiti e fuori le righe proprio nella fase cruciale. Fango e veleni all’ombra del turno di ballottaggio di domenica e lunedì prossimi, che da Casarano rimbalzano sulle sponde ioniche in quel di Gallipoli.

La posta in palio è alta, e alle accuse pesanti e circostanziate mosse dai parlamentari del centrosinistra Alberto Maritati, Salvatore Ruggeri e Teresa Bellanova sulla presunta corsa alla “compravendita dei voti” in terra casaranese e sulla campagna “denigratoria” in atto da parte del centrodestra intorno alla coalizione gallipolina che sostiene Francesco Errico sindaco, rispondono duramente i colleghi parlamentari del Pdl, Luigi Lazzari, Rosario Giorgio Costa e Cosimo Gallo. “L’incredibile presa di posizione di Maritati, Bellanova e Ruggeri non è altro che l’ennesimo depistaggio del centrosinistra, misto a fango e basse insinuazioni, per distrarre lo sguardo dal voto di domenica e lunedì nei turni di ballottaggio salentini. Un tentativo di condizionare gravemente la libertà e la serenità degli elettori” sbottano in premessa i deputati pidiellini. Che parlano di un film già visto già due settimane addietro in quel di Lecce.

Poi l’invito esplicito di Lazzari, Costa e Gallo rivolto ai colleghi del centrosinistra “a recarsi immediatamente alla Procura della Repubblica, prove alla mano, certe, per poter dare consistenza reale alle loro accuse”. Ma dalle ombre sulle manovre in quel di Casarano alla presa di posizione intransigente e azzardata sul versante gallipolino, la triade del Pdl non si risparmia. “Sarà il centrodestra, all’indomani di una eventuale quanto improbabile vittoria delle sinistre a Gallipoli” chiosano Lazzari, Costa e Gallo, “a chiedere immediatamente alla Prefettura l’accertamento di eventuali legami o vincoli di parentela tra esponenti del futuro Consiglio comunale e la malavita organizzata, in modo che il Prefetto possa immediatamente sciogliere il Consiglio comunale di Gallipoli”.

Fango, veleni e “illazioni” alle quali risponde indirettamente il candidato sindaco del centrosinistra Francesco Errico, alle prese in loco con le medesime accuse lanciate dal Pdl di Vincenzo Barba. “Sarebbe opportuno che i deputati del Pdl la smettessero di inveire e gettare fango contro di noi” dice Errico, “e impiegassero il loro tempo per riempirlo di contenuti, cosa che a Gallipoli, il parlamentare cittadino ad esempio, non ha mai fatto. Sarebbe meglio parlare di programmi seri e concreti e di spiegare se ci sarà la possibilità di far attuare quei progetti per la città. Voglio solo dire” continua Errico, “che in caso di vittoria con i nostri consiglieri votati dal popolo gallipolino, abbiamo un mix di esperienza e gente nuova. Consiglieri che hanno in comune l’amore per la città e la voglia di lavorare per Gallipoli e che soprattutto non hanno nessuna segnalazione nel casellario giudiziario”.

Francesco Errico-3-4E conclude: “Se dovessimo invece noi dare credito alle voci che ci sono in città sulla futura squadra di governo del Pdl e del centrodestra, allora sì, in quel caso, ci sarebbe da scomodare realmente il prefetto o la magistratura”. Sulla questione mantiene le distanze il candidato del centrodestra Di Mattina che ribadisce: “polemiche e veleni non mi interessano. Se vogliamo parlare, parliamo di programmi. Fin dall’inizio ho sempre predicato i toni bassi in questa campagna elettorale, e così voglio chiudere”. E Di Mattina pungola e polemizza invece di più verso il governo regionale in merito alla questione della razionalizzazione dei punti nascita che potrebbe mettere a rischio la centralità dell’ospedale “Sacro Cuore di Gesù”.   

Immediata invece la controreplica di Maritati, Bellanova e Ruggeri che evidenziano: “Ci siamo rivolti con assoluta correttezza alle istituzioni e agli stessi avversari politici perché collaborassero a prevenire ed arginare il rischio di inquinamento del voto, pratica purtroppo non certo sconosciuta. Nel nostro appello denunzia non v'è alcuna offesa agli elettori, ma solo ai corruttori del voto, contro i quali avremmo preferito avere i parlamentari di avverso schieramento come alleati anziché ritrovarli difensori, ancora una volta, di sistemi e metodi politici illegali. In quanto alla minaccia” di ricorrere alla magistratura” concludono, “gli diamo prima di tutto atto di avere finalmente scoperto l'utilità di questa Istituzione. In merito alle specifiche accuse poi ne seguiremo con grande interesse gli eventuali, ma improbabili, sviluppi”.

Intanto oggi ultimo giorno utile di campagna elettorale prima del responso definitivo delle urne. Per Francesco Errico si chiude con un incontro al bar Portaterra, sul versante nord del lungomare Galilei, con Massimo D’Alema. In serata alle 20 il comizio di chiusura in piazza Tellini con il segretario regionale Pd, Sergio Blasi, il segretario provinciale Udc, Totò Ruggeri e il candidato Errico. Anche la colazione di centrodestra chiuderà con un comizio nella stessa piazza a partire dalle 21,15 alla presenza dell’ex ministro Raffaele Fitto, del coordinatore provinciale Antonio Gabellone, del deputato cittadino Vincenzo Barba e del candidato sindaco Toti Di Mattina.   

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