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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Vendita ex Salesiani e primarie. Sel a muso duro contro l’amministrazione Errico

Dal circolo di via Acquedotto invettive contro l'operazione immobiliare che consegna l'ex villaggio del Fanciullo nelle mani della Cassa depositi e prestiti dopo la gara deserta. Esposito e Cataldi: "Dopo esito primarie giunta da azzerare"

GALLIPOLI - Nuovo fronte offensivo del circolo “Luigi Cavalera” di Sel contro l’operato dell’amministrazione comunale del sindaco Francesco Errico. E da grimaldello per le perentorie considerazioni politiche e amministrative,  vergate dal segretario cittadino Massimo Esposito per conto della sezione gallipolina dei vendoliani, sono proprio l’esito cittadino delle ultime consultazioni delle primarie del centrosinistra e il bando di gara, andato deserto (ma con diritto ora di prelazione della Cassa depositi e prestiti), per la vendita del complesso dell’ex villaggio del Fanciullo.

Proprio sul bando del complesso degli ex Salesiani il circolo gallipolino di Sel di via Acquedotto si pone in maniera critica rispetto all’operazione che interessa l’alienazione e  valorizzazione dell’antico immobile di lungomare Galilei. Riservandosi tra l’altro “di adire le competenti autorità giudiziarie e contabili per verificare la correttezza del bando in tutti i suoi aspetti”. E il segretario Esposito si riallaccia alle valutazioni del primo cittadino che aveva commentato appena ieri (respingendo fortemente ogni accusa relativa alla linearità della procedura e alla “presunta svendita dell’immobile”), l’esito della gara andata deserta.     

“Concordiamo con il sindaco Errico nell’affermare che è stata smentita ogni voce che prevedeva la svendita dell’ex villaggio del Fanciullo” ironizza Esposito, “possiamo, in effetti, affermare, con sincera convinzione, che questa vendita ha assunto tutte le caratteristiche di un vero e proprio affare per la Cassa depositi e prestiti, grazie alla compiacenza dell’amministrazione comunale gallipolina. Un regalo di Natale, è il caso di dirlo” incalza il segretario di Sel, “all’ente che da subito potrà farne quel che vuole e che non esiterà a vendere, a lotti, al miglior offerente".

"Ci domandiamo chi mai avrebbe potuto partecipare all’asta” aggiunge Esposito, “considerando che si tratta di un immobile occupato da scuole, famiglie disagiate e, in parte, dalla Chiesa. Ma c’è anche la risposta. L’unico soggetto che ha avuto ampie rassicurazioni da parte della giunta comunale nei numerosi viaggi fatti a Roma. Pertanto” conclude Esposito, “invitiamo il sindaco a non offendere l’intelligenza dei gallipolini, scippati di una scuola e di un bene di valenza storica”. Valutazioni pesanti quelle del circolo di Sel che fanno il paio con i commenti post-voto sull’esito delle primarie che hanno tributato l’affermazione territoriale di Dario Stefàno anche in quel di Gallipoli con 370 preferenze (per Emiliano 285 voti e per Minervini 20) con il 54,4 dei consensi.  

Proprio alla luce di tale risultanza locale tanto il segretario di Sel, Massimo Esposito, quanto la coordinatrice per “La Puglia in Più” di Gallipoli e consigliere comunale, Assunta Cataldi, hanno congiuntamente chiesto proprio all’amministrazione del sindaco Errico, ma in particolar modo alla maggioranza, “di fermarsi a riflettere sul proprio operato all’indomani della sonora batosta dal punto di vista elettorale che hanno visto protagonisti in negativo Pd e Udc”. Valutazione corredata da una richiesta conclusiva: “Quello che è venuto fuori dalle urne, e  per giunta  direttamente dai propri elettori” dicono Esposito e Cataldi, “non è altro che un messaggio forte e chiaro di totale dissenso rispetto a tutta  l’attività amministrativa e politica fin qui prodotta che dovrebbe, a nostro avviso, portare ad un naturale azzeramento della giunta e ad un radicale cambio di rotta”.

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