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Il Comune “chiama” Vodafone. E recupera 135mila euro di canone

L'amministrazione ha chiuso il contenzioso con la società telefonica che dal 2006 non aveva rinnovato la concessione del suolo pubblico per il ripetitore di via Cagliari pagando la metà del canone. Accordo per la transazione

 

GALLIPOLI - Un lungo tira e molla, e alla fine il Comune, con una transazione, riesce a recuperare 135mila euro dalla compagnia telefonica della Vodafone. E la sinergia tra l’ex commissario straordinario Mario Ciclosi e la dirigenza dell’ufficio patrimonio, consentirà di abbattere gli abusi pluriennali e di dare ossigeno alle casse comunali. Un contenzioso quello tra l’amministrazione e la compagnia telefonica nato già dal 2002 al momento dell’aggiornamento del canone annuale dovuto al Comune per la concessione per l’occupazione del suolo pubblico del ripetitore di via Cagliari. La Vodafone (allora Omnitel) aveva ottenuto nel maggio del 1995 l’autorizzazione comunale per occupare circa 200 metri quadri per l’installazione di un’antenna telefonica per il periodo di dieci anni. La tassa di concessione annua era fissata in dodici milioni delle vecchie lire e pari a 6mila e 200 euro di moneta corrente.

L’aggiornamento del canone operato dal Comune sulla scorta dei parametri contenuti nel “Regolamento per l’occupazione del suolo pubblico” nel 2002 aveva comportato l’innalzamento della quota da versare da parte di Vodafone, a 15mila e 700 euro circa. Di fatto è avvenuto che la compagnia telefonica da un lato non ha mai rinnovato la richiesta di concessione scaduta nel maggio del 2006  e nello stesso tempo ha proseguito a versare nelle casse comunali l’importo non aggiornato del canone, ovvero le vecchie 6mila e 200 euro annue. Nel settembre dello scorso anno il Comune ha proceduto alla verifica sia contabile che amministrativa per l’occupazione di fatto abusiva del ripetitore, non essendo stata riproposta la richiesta di concessione. Da ciò è scaturita una richiesta di conguaglio pari a 112 mila euro, a carico della Vodafone la quale ha replicato proponendo la formulazione di una transazione e la stipula di una nuova concessione per l’occupazione dell’area di via Cagliari.

Il Comune da parte sua, alla luce delle osservazioni presentate della Vodafone, ha effettuato nuovi conteggi rilanciando nei confronti della società, fino a tutto il 2011, il pagamento di oltre 214 mila euro arretrati. Un esorbità secondo l’ufficio contratti della compagnia telefonica che ha inteso incontrarsi personalmente con i responsabili dell’amministrazione gallipolina per dirimere la questione una volta per tutte. Dal faccia a faccia avvenuto a palazzo Balsamo nel luglio scorso è emersa una nuova proposta di conclusione del contenzioso da parte della Vodafone con il pagamento di una somma forfettaria di 110 mila euro e l’impegno a rinunciare a qualsivoglia azione di natura legale.

La somma posta sul piatto della contrattazione non è apparsa congrua dal Comune, che ha replicato con una nuova offerta conclusiva. Gli incontri chiarificatori hanno così posto fine al contenzioso con l’accordo transattivo che vedrà ora la Vodafone versare all’ente gallipolino la quota di 135mila euro. In attesa di sanare anche la questione relativa alla concessione del suolo pubblico nella zona di via Cagliari.

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