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Giovedì, 25 Aprile 2024
S.M. Leuca Acquarica del Capo / Via Giacomo Matteotti

In due irrompono armati nel bar all'ora di chiusura e rapinano l'incasso

Ammonta a 400 euro circa il bottino di un colpo avvenuto a tarda ora nel Caffè d'Arte di Acquarica del Capo, in via Matteotti. I malviventi sapevano forse che i soldi si trovavano in un borsello e non nel registratore di cassa. Si sospetta che siano persone dela zona

ACQUARICA DEL CAPO – La sensazione degli investigatori è che i rapinatori sapessero bene quando colpire e soprattutto dove andare a frugare. Perché la cassa del registratore era vuota, ma i malviventi non ci sono cascati, e si sono fatti consegnare un borsello. Dentro c’erano 400 euro. L’incasso di una serata che sembrava volgere al termine in maniera tranquilla.

E invece, proprio mentre ci si apprestava alla chiusura, sono cominciati interminabili secondi di terrore per il padre della titolare del Caffè d’Arte di Acquarica del Capo, Pasqualina Dell’Acqua.

L’uomo si trovava alla cassa ed erano circa le 23, quando in quel locale al civico 116 di via Giacomo Matteotti, arteria che percorre l’intero paese, hanno fatto irruzione due malviventi, uno dei quali armato di pistola. Impossibile stabilire se fosse vera o un giocattolo, né l’uomo, colto di sorpresa, ha pensato di poterli disarmare.

Entrambi avevano i volti travisati e non vi sono videocamere di sorveglianza, né all’interno del locale, né all’esterno e neanche nelle immediate vicinanze, il che rende molto complicato risalire alla loro identità.

Tant’è: arraffato il bottino, i rapinatori sono subito fuggiti. L’uomo  ha subito composto il 113 e sul posto si sono indirizzati gli agenti di polizia del commissariato di Taurisano.

Agli agenti coordinati dal vicequestore aggiunto Salvatore Federico, però, il commerciante, ancora scosso per la rapina patita, non ha saputo indicare se i due individui avessero un’auto o una moto nelle vicinanze. Li ha visti soltanto uscire dal locale e dileguarsi. La vicenda è stata in seguito denunciata dalla titolare presso il commissariato. Il sospetto è che si tratti di persone che risiedono, se non ad Acquarica stessa, comunque nella zona. L'accento locale e la conoscenza delle abitudini sono indizi che volgono in questa direzione. 

Il periodo, purtroppo, è particolare e invoglia i malintenzionati a sfidare la legge pur di racimolare qualche spicciolo. Negli ultimi giorni diversi sono stati furti e rapine subiti da privati cittadini ed esercenti. Durante le festività i “colpi” aumentano inevitabilmente e anche in piccoli centri dove di solito la vita scorre tranquilla possono verificarsi simili episodi.  

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