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Martedì, 23 Aprile 2024
S.M. Leuca

Arrestato per stalking, richiesta una perizia. "Non è idoneo al carcere"

Antonio Aspirante, di Specchia, avrebbe assillato una donna per mesi, fino ad arrivare a vere e proprie minacce. L'avvocato che lo difende, Roberta Castrignanò, ha richiesto una visita da parte di uno specialista al gip Maritati

 

SPECCHIA – S’è svolto questa mattina nel penitenziario di Borgo San Nicola di Lecce l’interrogatorio di garanzia di Antonio Aspirante, il 35enne di Specchia arrestato nei giorni scorsi dai carabinieri, per un caso di stalking. L’uomo, difeso dall’avvocato Roberta Castrignanò, non s’è avvalso della facoltà di non rispondere ed ha rilasciato una sua versione dei fatti di fronte al gip Alcide Maritati, sostenendo, sostanzialmente, di non aver assillato la ragazza da cui è partita la denuncia.

Il legale che lo difende ha chiesto che sia eseguita una perizia da parte di uno specialista, per poi inoltrare un’istanza per un trasferimento in una struttura idonea, poiché le condizioni fisiche e psicologiche di Aspirante non sarebbero compatibili con il carceraria. La perizia dovrebbe essere svolta la prossima settimana.   

Agli inizi di aprile la ragazza sulla quale aveva posato le sue attenzioni, si era presentata presso la caserma dei carabinieri di Specchia e ai militari aveva raccontato di essere oggetto di una vera e propria persecuzione. Centinaia di bigliettini e lettere, in un primo tempo contenevano dichiarazioni di amore e frasi dolci, ma le parole ben presto si sarebbero trasformate in insulti e minacce, dato che lei non voleva saperne di ricambiare quell’affetto morboso. Alle missive si sarebbero aggiunte anche molestie di vario tipo ed ulteriori minacce fatte di persona dal 35enne, fino al punto in cui la donna sarebbe stata obbligata a cambiare le sue abitudini di vita, nel timore d’incontrarlo.

Verificati i fatti, lo scorso 15 maggio a carico di Aspirante è stata emessa un'ordinanza cautelare con divieto di avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla donna, che non avrebbe però sortito alcun effetto. L’ultimo episodio, la notte fra il 22 e il 23 maggio, quando il 35enne si sarebbe nuovamente presentato davanti all'abitazione della donna, inveendo e minacciando lei e i familiari. Dopo questo fatto, la procura ha emesso un'ordinanza di sostituzione del divieto d’avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima con quella della custodia cautelare in carcere. 

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