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Giovedì, 25 Aprile 2024
S.M. Leuca Alessano

Aspettando papa Francesco: vaticanisti in tour nei luoghi di don Tonino

Tre giorni di visite e incontri per l'arrivo del pontefice. Il Comune ha ospitato la stampa specializzata. Ripulita la torre dell’orologio

ALESSANO – Tre giorni di visite guidate e incontri preparatori al prossimo arrivo di papa Francesco nel città natale di don Tonino Bello fissata per il 20 aprile per far conoscere al meglio tradizioni e luoghi caratteristici. Nonostante manchi poco più di un mese alla storica visita del pontefice (in occasione dei venticinque anni dalla morte di don Tonino Bello), la comunità di Alessano si sta  preparando nel migliore dei modi all’appuntamento e proprio in queste giorni si svolge una delle tante iniziative collaterali predisposte sotto l’egida dell’amministrazione comunale retta dal sindaco Francesca Torsello.  La città di Alessano ha accolto infatti i giornalisti “vaticanisti” specializzati che stanno partecipando ad un percorso guidato nei luoghi più significativi della terra natìa di don Tonino. Si tratta di un press tour promosso dal Comune salentino e curato dal giornalista Gianpiero Pisanello, grazie al contributo dell'assessorato all'Industria culturale e turistica della Regione Puglia.           

Un gruppo di giornalisti e operatori dell'informazione (ne fanno parte Filippo Rizzi di Avvenire, Cristiana Caricato per Tv2000, Fabio Zavattaro, già vaticanista del Tg1, Michela Nicolais, dell’Agenzia Sir e Vittoria Prisciandaro, redattrice dei periodici San Paolo) sono arrivati nella cittadina del sud Salento per visitare i luoghi più significativi della vita di don Tonino Bello:  dalla casa natale, oggi sede della fondazione che porta il suo nome, alla chiesa matrice, dal convento dei frati francescani alla tomba del vescovo incessante meta di pellegrini. E ancora, alla parte più religiosa, si uniscono anche le visite dei principali attrattori culturali della città e della sua frazione, Montesardo, insieme all'insediamento rupestre di Macurano, e spingendosi sino alla marina di Novaglie.

"Viviamo questi giorni di attesa con grande emozione e trepidazione” dice il sindaco Francesca Torsello, “la visita del Papa rappresenta per me e per l'intera comunità che ho l'onore di guidare un evento importante e che resterà nella storia di Alessano e del nostro Salento. Così come indimenticabile è stata l'opera di don Tonino Bello che, ancora oggi, nonostante siano passati venticinque anni dalla sua morte, è un esempio per tutti noi. Con questo spirito e questa emozione abbiamo accolto i giornalisti vaticanisti più importanti del panorama nazionale per vivere insieme a loro questo sogno, per condividere con loro l'esperienza del nostro amato don Tonino  e per far scoprire anche un Salento autentico e genuino”.

Tra le iniziative più importanti della tre giorni anche l’incontro che si è svolto ieri pomeriggio presso la sala conferenze della Scuola di Pace Fondazione Don Tonino Bello. All'incontro incentrato sul tema “Sul sentiero di don Tonino Bello...aspettando Francesco”, hanno preso parte oltre al primo cittadino e ai giornalisti vaticanisti, anche il consigliere comunale con delega al Turismo, Giuseppe Rizzo, il presidente della Fondazione Don Tonino Bello, Giancarlo Piccinni, il fratello di don Tonino, Marcello Bello, don Gigi Ciardo, parroco di Alessanoe  monsignor Vito Angiuli, vescovo della diocesi Ugento-Santa Maria di Leuca. E mentre si mette a punto il piano per la sicurezza e l’accoglienza per l’evento del 20 aprile, nei giorni scorsi sono stati ultimati anche i lavori di ripulitura della Torre dell’orologio che campeggia nella piazza principale di Alessano intitolata proprio a don Tonino Bello. “La nostra Torre dell'orologio è ora più pulita, più luminosa e più bella” il commento del primo cittadino Torsello, “il sindaco e gli amministratori comunali hanno destinato l'indennità di funzione dello scorso dicembre per l'esecuzione dei lavori di pulitura del monumento di piazza Don Tonino Bello che simbolizza lo scorrere del tempo civico. Siamo felici di aver contribuito a rendere più bello un monumento rappresentativo della nostra comunità”.

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