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S.M. Leuca Tricase

Grano & marijuana. Blitz all'alba e masseria al setaccio: due cognati finiscono in arresto

Arrestati Giancarlo Zocco, 44enne, e Massimo Biasco, 37enne, entrambi originari di Gagliano del Capo. I carabinieri di Tricase si sono presentati all'alba in casa del primo. Trovati i primi involucri, si sono recati con il cane antidroga nella fattoria. E qui c'era il grosso di una partita di droga

SAN DANA (Gagliano del Capo) – Gli affari agricoli? “Grano & marijuana”. Abbastanza marijuana da far scattare le manette ai polsi di due cognati: Giancarlo Zocco, 44enne, e Massimo Biasco, 37enne, entrambi originari di Gagliano del Capo. Il secondo, peraltro, una vecchia conoscenza delle forze dell’ordine.

I carabinieri del Nucleo operativo della compagnia di Tricase li seguivano orami da diverso tempo. Attività investigative avevano fatto avanzare il sospetto che, oltre a condurre le normali attività agricole di una masseria, potessero usare quel luogo nelle campagne, lontano da occhi indiscreti, anche per celare partite di droga. E alla fine i militari hanno avuto l’occhio lungo, perché, dopo una mattinata di sopralluoghi e perquisizioni, è spuntato circa 1 chilogrammo di sostanza. Non tutta custodita in un unico punto. Il grosso, però, si trovava proprio nelle campagne. Entrambi, dunque, dovranno rispondere di detenzione illegale d’ingente quantitativo di stupefacente del tipo leggero. Il pubblico ministero di turno Emilio Arnesano li ha confinati ai domiciliari.

DSC00350-2-2Il blitz, alle prime luci dell’alba. Sono stati chiamati a collaborare i militari specializzati del Nucleo cinofili di Modugno, che si sono presentati all’appuntamento forti del fiuto infallibile di Amun, uno splendido esemplare di pastore tedesco.

Primo passo, per gli uomini comandanti dal tenente Simone Clemente e dal luogotenente Luigi Stefanizzi, l’irruzione in casa di Zocco. Un villino bifamiliare in località San Dana, frazione di Gagliano del Capo. E già qui sono arrivate le prime conferme.

In una parete a muro del soggiorno era stato nascosto un primo involucro con circa 45 grammi di marijuana. Accanto, un secondo molto più piccolo, con altri 5 grammi. Nel garage, ben occultato fra gli attrezzi e avvolto in un doppio calzino, il segugio ha fiutato una terza confezione di circa 60 grammi di “erba”. Questa volta, però, aperta e non sigillata come altre. A prima vista, per come si presentava, appariva la rimanenza di un tipico panetto da mezzo chilo.

BIASCO MASSIMO - STAMPA-2La perquisizione è quindi stata estesa anche ai locali della masseria dove Zocco e il cognato Biasco conducono un appezzamento di terreno e gestiscono una fattoria. All’interno di un locale, adibito forse in passato a macelleria, i militari hanno trovato rimasugli di buste di cellophane che ancora mantenevano il tipico odore di marijuana. Della sostanza, però, nessuna traccia.

ZOCCO GIANCARLO - STAMPA-2Si è quindi deciso di battere a tappeto tutto l’appezzamento di terreno. E alla fine il cane antidroga l’ha spuntata ancora. La caccia al tesoro è finita quando Amun ha cominciato a puntare con insistenza un bidone per la raccolta del grano. Svuotato, a metà circa, tra il grano, i carabinieri hanno trovato altri due panetti di marijuana per circa 900 grammi. I prossimi accertamenti dovranno stabilire eventualmente anche la provenienza. L’indagine potrebbe dunque essere solo un primo passo verso altre scoperte.

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