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Sabato, 20 Aprile 2024
S.M. Leuca Corsano

Depuratore di Corsano, stop agli sversamenti dei liquami in estate

Raggiunta la soluzione temporanea all'annoso problema delle sostanze riversate nel canale Torre ricco, nel comune adriatico. Accordo raggiunto grazie al sindaco, Biagio Cazzato, e ai volontari dell'Associazione "Sos costa Salento"

CORSANO -  Le sollecitazioni ci sono state. E non sono state poche. Quelle dell'associazione "Sos costa Salento", in particolar modo, che hanno messo nelle condizioni il sindaco di Corsano, Biagio Cazzato, di annunciare ufficialmente che il depuratore consortile del proprio comune, di Alessano e di Tiggiano non scaricherà, almeno per tutta la durata della stagione estiva, i liquami "depurati" nel canale Torre ricco, di fatto nelle rinomate acque del mare di Canal de Rio. Grande la soddisfazione dei volontari che si sono battuti, nel corso del tempo, a partire dal 2008, quando i militari delle Guardia di finanza riscontrarono una serie di gravi irregolarità ai danni dell'ecosistema locale. Luigi Russo, portavoce dell'associazione ha ribadito che la lotta proseguirà incessantemente "E questa volta non più con amministratori e volontari l’un contro l’altro armati, ma facendo squadra, perché il bene comune, il mare pulito che è parte dell'ambiente salentino, occorre difenderlo e promuoverlo insieme, contro le voracità delle fantomatiche idee di sviluppo e di progresso che uccidono invece le uniche ricchezze che abbiamo".

Raggiunta, infatti, questa temporanea soluzione all'annoso problema, il primo cittadino corsanese e la task-force di volontari si stanno impegnando a risoluzioni di più lungo periodo, senza che queste siano legate a finanziamenti estemporanei della Provincia di Lecce ma, magari, "mettendo in piedi un progetto compatibile con gli aspetti tecnici e con la vocazione del territorio". Recarsi presso la Regione Puglia, per gli associati, potrebbe rappresentare un ulteriore metodo per ottenere quello che altri comuni stanno per raggiungere: il finanziamento per soluzioni meno invasive e più rispettose come condotte sotterranee, fitodepurazione, o un mix tra queste soluzioni. Nei prossimi mesi, intanto, fanno sapere i volontari, sarà avviata una sperimentazione delle "case della sussidiarietà", una forma innovativa di progettazione partecipata per favorire la collaborazione fra tutti i soggetti interessati e creare insieme le idee che danno soluzioni ai problemi del territorio e della sua popolazione. L'avvio di questa nuova formula sarà annunciata in occasione della prima assemblea territoriale del Forum provinciale del Terzo Settore che si terrà nel corso della giornata a a Tiggiano.

 

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