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Giovedì, 25 Aprile 2024
S.M. Leuca Miggiano / Via Pigni

“Il capo mi deve dei soldi”. Evade dai domiciliari il bullo 26enne

E' finito in manette per evasione il ragazzo di Miggiano che, un anno addietro, minacciò un 19enne, accusandolo di essere un informatore dei militari. Trovato lontano dalla propria abitazione, è stato trasferito in carcere

MIGGIANO – Come ogni sera, anche in quella di domenica i carabinieri di Specchia hanno raggiunto la sua abitazione per accertare che si trovasse in casa. Ma Vincenzo Cacciatore, 26enne di Miggiano, non si trovava in casa, nonostante fosse ristretto al regime dei domiciliari.

Già nei giorni scorsi il giovane era stato denunciato per lo stesso motivo poiché, durante un ordinario controllo,non era stato trovato all’interno delle mura domestiche.

Informata la centrale operativa della compagnia di Tricase, i militari hanno avviato le ricerche del ragazzo, poi rintracciato in via Pigni, a circa un chilometro dalla sua residenza. Fermato, il giovane ha riferito che stava andando dal il capo gli doveva.

Accompagnato nella caserma di Specchia, il 26enne è stato dichiarato in arresto con l’accusa di evasione e, su disposizione del pm di turno della procura della repubblica presso il Tribunale di Lecce, Francesca Miglietta, Cacciatore è stato trasferito presso il carcere Borgo San Nicola, alle porte del capoluogo salentino.CACCIATORE VINCENZO X STAMPA-2

Cacciatore si trovava ai domiciliari perché condannato per un episodio di estorsione avvenuto un anno addietro ai danni di un 19enne del posto. Secondo l’arrestato, il ragazzino avrebbe “soffiato” alcune informazioni ai carabinieri: informazioni poi utilizzate dai militari per effettuare un sequestro di sostanze stupefacenti. Accuse infondate nei confronti del 19enne, il quale dovette subire da parte di Cacciatore minacce e richieste di somme di denaro: 600 in contanti.

Dopo aver ricevuto il denaro, Cacciatore decise però di andare avanti, pretendendone ancora e condendo le richieste sempre con pesanti intimidazioni. Terrorizzato ed incapace di racimolare una simile somma, il 19enne spiegò quindi ai carabinieri non aver deciso di non andare a scuola, elemosinando il denaro, in giro per Miggiano, chiedendo un aiuto ad amici e conoscenti. I carabinieri tranquillizzarono la vittima, convincendola a sporgere denuncia. Quindi, alcune banconote furono fotocopiate e poi restituitegli.

Un'esca da usare nel momento dell'incontro con il molestatore, che i carabinieri avrebbero, naturalmente, seguito a distanza. Cacciatore, ignaro di tutto, ricevette i soldi, ma fu fermato poco dopo dai militari, che nel frattempo lo stavano pedinando. Di fronte al fatto compiuto, per lui scattarono le manette.

Due anni e sei mesi al bullo. Minacciava di morte uno studente estorcendogli soldi

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