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Giovedì, 28 Marzo 2024
S.M. Leuca Morciano di Leuca

Amministrative: Morciano di Leuca, le priorità per il candidato Giuseppe Negro

Intervista al candidato sindaco nel comune di circa 3500 abitanti: con lui abbiamo discusso di turismo ma anche della dibattuta questione della strada statale 275: "Si tratta di valutare se l'opera è necessaria, non solo oggi ma per il futuro"

MORCIANO DI LEUCA - Giuseppe Negro, 49 anni, è un medico che ha viaggiato in tutto il mondo con il volontariato internazionale. Si è candidato a sindaco nel suo paese natale, Morciano di Leuca, che in estate vede un discreto aumento di popolazione grazie all’afflusso di turisti e villeggianti nella marina di Torre Vado. Con lui abbiamo discusso di turismo, del rifacimento della strada statale 275 e gli abbiamo chiesto di indicare le priorità qualora dovesse essere eletto.  

Quale scintilla è scoccata quando ha deciso di candidarsi come sindaco della sua comunità?

Ho deciso di candidarmi come sindaco dopo aver ascoltato tante persone del mio paese. Quello che è emerso è una mancanza di fiducia, di speranza, un senso di generale abbattimento. Questo mi ha spinto fortemente a candidarmi perché ritengo, data la mia esperienza internazionale nella solidarietà civile e sociale, di poter essere utile in questo centro che mi ha dato i natali.

Medico e filantropo. Più che una scelta politica, una missione da compiere?

Sì, il mio è un compito, un mandato. Qualcosa che ho sentito molto profondamente. È per me un dovere morale restituire quello che ho ricevuto da questo paese nel momento del bisogno.

I comuni del Capo di Leuca sono interessati da anni dalla querelle sul rifacimento della SS275. Qual è la sua posizione in merito?

Queste decisioni sono sempre molto complesse. Infatti la querelle dura da molto tempo. Bisogna valutare qual è il reale vantaggio di questa strada. E poi qual è il suo impatto sull’ambiente. È necessario questo progetto per l’economia del Salento? O, guardato in prospettiva futura, non ha unarilevanza tale? Lei mi ha fatto una domanda e io le faccio altre domande perché per ogni decisione va verificata in ogni sua conseguenza, sia nel presente che nel futuro. La qualità della vita  non si misurerà solo sul profitto economico, ma sarà legata molto a fattori ambientali e relazionali. Quindi ogni progetto va valutato secondo tutte le prospettive e le variabili. Non si tratta solo di investire soldi dell’Unione Europea, ma di valutare se l’opera è necessaria, non solo oggi ma per il futuro. Noi dobbiamo cominciare ad avere una visione politica e amministrativa che pesi ogni azione sul territorio: ovviamente non parlo dell’amministrazione ordinaria ma di opere importanti che devono consegnare ai nostri figli un territorio migliorato. La responsabilità dell’amministrazione non è solo l’ordinario, ma una visione globale all’interno di uno sviluppo sostenibile.

Lo sviluppo del territorio capuano non può prescindere dal turismo. Ma come si destagionalizza, secondo lei?

Si destagionalizza facendo delle convenzioni con i Paesi europei e con le altre regioni italiane in modi che i turisti possano venire tranquillamente, grazie al clima di cui godiamo, anche a maggio, settembre e ottobre. Non solo a luglio e agosto. I visitatori del Nord Europa, a partire da quelli di Germania, Olanda, Svezia, Norvegia, potrebbero tranquillamente soggiornare almeno durante sei mesi all’anno. Per ottenere ciò bisogna partecipare a tutte le fiere. Portare l’Europa nel Salento, aumentare i contatti con la Russia che si sta aprendo tanto. Dobbiamo migliorare i servizi e per questo chiederemo la collaborazione dei commercianti, degli operatori turistici. Alcuni sforzi in questa direzione sono stati fatti e adesso dobbiamo accrescerli. Dobbiamo pensare anche al turismo rurale che è un campo in continua crescita nel quale confluisce anche il percorso enogastronomico, collegando i turisti ai prodotti della nostra terra. In questo modo lo stesso turista diventa il portavoce della genuinità dei nostri prodotti, della qualità della vita a Morciano e così via. Dobbiamo anche incentivare un turismo di qualità, culturale, attualmente trascurato. Ci sono da visitare tanti posti, c’è cultura, folclore, dobbiamo far conoscere i carettere tipico del salentino che è per natura accogliente e molto socievole.

Le prime tre iniziative che intraprenderebbe una volta eletto sindaco.

La prima va da sé perché siamo già in stagione turistica. E bisogna correre per renderla la più appetibile possibile: quindi il passo iniziale sarà preparare una serie di eventi che possano rendere il soggiorno il più godibile possibile. Il secondo punto è regolamentare la viabilità, a Torre Vado in particolare, perché sarà invasa dai turisti. Il terzo è rendere trasparente l’attività dell’amministrazione informando in  maniera costante la popolazione dello stato dei progetti, della gestione del porto, della collaborazione degli operatori turistici. 

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