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Sabato, 20 Aprile 2024
S.M. Leuca Acquarica del Capo

"Action day", atto secondo: sequestrato un autodemolitore abusivo

Continuano le indagini congiunte di polizia e carabinieri, che, ad Acquarica del Capo, hanno denunciato due uomini per smaltimento illecito di rifiuti pericolosi e posto sotto sequestro una vasta area di 7mila metri quadrati

ACQUARICA DEL CAPO – Il mercato è “nero”, ma l’oro è “rosso” e il business dorato. Quando si parla di rame, a spadroneggiare, oltre alle gradazioni di colore, sono soprattutto i furti. Una piaga che da anni provoca danni ad abitazioni di privati, come a strutture pubbliche.

I ladri specializzati assaltano qualsiasi deposito, edificio in costruzione, binario, e tipo d’infrastruttura in generale da cui si possano ricavare chili di metalli da rivendere. E proprio per questo, polizia e carabinieri stanno mettendo in atto un’operazione ribattezzata “Action day”, arrivata ora all’atto secondo. Le indagini congiunte vanno avanti a spron battuto, e sono indirizzate ovunque vi sia il sospetto che possa esservi un traffico illecito di questo genere, o comunque con il metallo come protagonista indiscusso. Come avviene nel caso dello smaltimento illecito su terreni che rischiano anche di rimanere contaminati. 

IMG-20130529-WA001-3Il primo a finire nei guai è stato il proprietario di una ditta di demolizioni leccese che non ha saputo giustificare la presenza di materiale di proprietà della Telecom nel suo deposito. Per lui, fra le altre cose, una denuncia per ricettazione.

I controlli, però, sono andati avanti su tutto il territorio, e ieri è finito sotto sequestro anche un autodemolitore abusivo di contrada “Cavatufi”, in agro di Acquarica del Capo. O.F., 35enne, e A.F., 32enne, avevano organizzato, su di un’area di 7mila metri quadrati, un’attività di un certo rilievo, versando nel terreno rifiuti speciali pericolosi. L’intera area è stata posta sotto sequestro. Meno facile capire la provenienza di tutto il materiale, per cui gli accertamenti proseguiranno. L'operazione, in questo caso, è stata svolta dai carabinieri del Noe, della compagnia di Tricase e dagli agenti del commissariato di polizia di Taurisano.

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