SANTA MARIA DI LEUCA (Castrignano del Capo) – Hanno sfidato il freddo di un febbraio duro e dalle temperature impietose, attraversando il Mar Mediterraneo alla ricerca di un riscatto.

Sono approdati, tra l’una e le 6 del mattino, sulle coste di Santa Maria di Leuca, i cinquantuno cittadini di nazionalità afgana e pakistana – almeno stando a quanto hanno dichiarato durante le operazioni di identificazione – tra i quali anche cinque donne. Due di loro hanno raggiunto il tacco dello Stivale nonostante le rispettive gravidanze in corso. Sei, in tutto, sono le donne. Nove, invece, i minorenni.

Avvistati nel corso della notte in più punti del borgo del Capo – alcuni ancora nel porticciolo commerciale, altri nelle vicinanze della stazione ferroviaria di Tricase  o nei pressi di Corsano – i migranti sono stati rifocillati e soccorsi.

Oltre alle due donne incinte, infatti, ad essere sottoposto ad un controllo immediato presso l’ospedale “Cardinale Panico” di Tricase, un uomo del gruppo, con una frattura al femore, rimediata probabilmente al termine della traversata, nelle concitate fasi dello sbarco, cadendo sguli scogli. L'uomo è stato trasportato in strada dagli altri migranti. Un'altra donna è stata condotta in codice giallo presso lo stesso ospedale, per alcuni problemi cardiaci.

Sul posto sono giunti i carabinieri della compagnia di Tricase, assieme agli uomini della guardia di finanza della tenenza di Santa Maria di Leuca. Le forze dell'ordine stanno tentando di ricostruire le fase dello sbarco, per individuare gli scafisti e rrinvenire l'mbarcazione di cui, al momento, non vi è traccia.  L’intero gruppo è stato trasferito presso il centro “Don Tonino Bello” di Otranto.