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Sabato, 20 Aprile 2024
S.M. Leuca Castrignano del Capo

Scafista tallonato a Leuca: un migrante gli toglie i comandi, altri due feriti lievemente

L'avvistamento nella tarda mattinata. I militari a bordo di un pattugliatore hanno notato l'imbarcazione procedere ad alta velocità nei pressi del Ciolo. Per una virata improvvisa, una ragazza di 15 anni, poi e un uomo hanno subito alcune lesioni. A bordo anche bimbo di 5 anni. Arrestato un brindisino 55enne

SANTA MARIA DI LEUCA – In un’afosa domenica di giugno, mentre l’Italia prende il sole sulle spiagge, al largo del mare di Leuca scatta un breve tallonamento. Ma a bordo sono momenti intensi e persino drammatici, perché lo scafista procede a velocità sostenuta e sembra non voler cedere quando un pattugliatore del Reparto operativo aeronavale della guardia di finanza di Bari e una motovedetta del Gruppo aeronavale di Taranto intercettano il suo gommone. E allora, una virata prepotente, e a bordo si scatena il panico.

In due rimarranno lievemente feriti per gli scombussolamenti dovuti a quell’inversione di rotta, una ragazzina di 15 anni e un uomo. La prima riporta con una contusione toracica e avrà bisogno di essere trasportata in ospedale, anche e soprattutto a causa di un successivo malore, il secondo alcune lesioni alla testa. Normali conseguenze di un viaggio non proprio di piacere.  

Saranno i sanitari della Croce rossa leccese, coordinati dalla sala operativa, a medicarli qualche ora più tardi, una volta approdati nel porto di Santa Maria di Leuca. Il loro apporto da nord a sud, fondamentale nell’emergenza che sta attanagliando l’Italia. Per la ragazza, poi il ricovero per accertamenti al “Cardinale Panico”di Tricase con trasporto tramite un'ambulanza. Come detto, nulla di preoccupante.

Il secondo sbarco in poche ore è anche il più complesso da affrontare. Dopo il Mayday lanciato ieri e il recupero di trentaquattro migranti, oggi l’avvistamento nel corso di un giro d’ispezione intorno al Capo di Leuca. I finanzieri, al largo del Ciolo, la famosa meta turistica in territorio di Gagliano del Capo, notano nella tarda mattinata un motoscafo di 8 metri che procede a velocità fin troppo sostenuta e decidono di abbordarlo. Ma lo scafista, capendo di essere puntato, prova una manovra elusiva.

Uno sbarco con colpo di scena

Si tratta di un brindisino, Domenico Coluccello di 55 anni, detto Nico, già noto, che sebbene non intenda demordere, deve arrendersi nel momento in cui i finanzieri si avvicinano e succede anche un piccolo colpo di scena: uno dei migranti esce da sottocoperta, gli si lancia addosso, lo sospinge e decelera le manette dei motori. I finanzieri riescono così a prendere possesso del motoscafo, con due potenti motori fuoribordo, per condurlo verso il porto di Leuca, e intanto trasportano l'uomo contuso con il pattugliatore verso terra, dove nel frattempo arrivano i mezzi della Cri.

I migranti sono tutti iracheni, spiegano di provenire dalla capitale, Baghdad. Il loro, un viaggio interminabile per mezzo mondo, irto di minacce, concluso con quel pericoloso inseguimento.

A bordo sono in quattordici, e non tutti uomini e donne adulti: cinque fra loro sono minori. Il più piccolo, un bimbo di appena 5 anni. Intere famiglie che approdano sul suolo italiano in fuga da situazioni complesse. Prossima fermata, il centro di prima accoglienza “Don Tonino Bello” di Otranto. Per l’uomo alla conduzione del gommone, invece, un altro percorso. Per lui si apriranno le porte del carcere.

(Guarda il video)

Il fatto che si tratti di un pugliese, come sempre più spesso sta accadendo, la dice lunga sulle ramificazioni delle organizzazioni che gestiscono i traffici e soprattutto sull'interesse che anche in Italia si sta iniziando a nutrire per l'ultima tratta del lungo viaggio di quella fetta di migranti che arrivano dalle sponde della Grecia.  

Lo scafo non ha documentazione, ma batte bandiera italiana. Esposta, dicono i finanzieri, nel tentativo di camuffare il trasporto di migranti nel viaggio di una comune imbarcazione da diporto di rientro dal weekend in Grecia. Coluccello risponde ora di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. L’imbarcazione è ora sotto sequestro.

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