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S.M. Leuca Castrignano del Capo

Ventotto migranti soccorsi al largo del Capo di Leuca. Malore per padre e figlia

Sono stati intercettati a circa 2 miglia dalle coste salentine dai finanzieri della sezione operativa navale di Gallipoli, che hanno avuto supporto della guardia costiera nel recupero dell'imbarcazione, un cabinato di 12 metri. Sono stati condotti presso il centro di prima accoglienza "Don Tonino Bello"

SANTA MARIA DI LEUCA (Castrignano del Capo) – Anche se il fenomeno sembra aver avuto un dimensionamento negli ultimi periodi, a livello di frequenza, continuano comunque a verificarsi episodi di sbarchi sulle coste salentine.

L’ultimo episodio è proprio delle scorse ore. Ventotto migranti sono stati intercettati al largo del Capo di Leuca dai finanzieri della sezione operativa navale di Gallipoli, che hanno avuto supporto della guardia costiera nel recupero dell’imbarcazione, un cabinato di 12 metri, privo di bandiera, denominato Amira Dahiala 848 e sigla araba.

(Guarda il video)

Fra le persone a bordo, tutti asiatici e sedicenti pakistani, siriani e afgani, c’erano anche sei donne. Veri e propri nuclei famigliari in fuga dalla miseria e dalle guerre civili. Un uomo e la figlia hanno avuto necessità di soccorso sanitario.

L’imbarcazione, che si trovava a un paio di miglia dalla costa, è stata condotta presso il porto di Leuca. I migranti sono poi stati condotti come sempre nel centro di prima accoglienza “Don Tonino Bello” di Otranto per le operazioni d’identificazione e per essere rifocillati. Lì attenderanno la nuova destinazione in un centro Cara di Puglia.  Si tratta del secondo episodio nel mese di febbraio. Prima di oggi, un altro sbarco era avvenuto l'8 febbraio scorso a Torre Vado. 

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