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S.M. Leuca Salve

Sfrecciano in acquascooter, mamma e bimbo rischiano di essere travolti

Una pericolosa esibizione di arroganza pura quella avvenuta a Pescoluse, marine di Salve. In due hanno iniziato ad avvicinarsi alla costa ad alta velocità. Una turista con il figlioletto di 2 anni quasi sfiorati. Diversi sono scappati verso la spiaggia. La rabbia del gestore de "Le Maldive del Salento"

PESCOLUSE (Salve) – Panico e rabbia. Tanta rabbia. Dei genitori, dei bagnanti in generale, del gestore del lido, l'imprenditore Vito Vergine, che sul profilo Facebook ha lanciato poco dopo il fatto un messaggio di fuoco contro le istituzioni che sarebbero incapaci di risolvere un problema a dir poco decennale.

A Pescoluse, marina di Salve, nella tarda mattinata s’è sfiorato l’incidente grave. Per l’ennesima volta. Una turista intorno alle 13,15 stava facendo il bagno con il suo bimbo di due anni, quando, in prossimità de “Le Maldive del Salento”, all’improvviso si sono fiondati due acquascooter.

A cavalcarli qualcuno che deve aver scambiato il tratto jonico per le praterie del West e le decine di persone a mollo per refrigerarsi come cactus attorno ai quali fare slalom.

“Fuori, fuori”, ha iniziato a urlare qualcuno. Sembra che le due moto d’acqua siano arrivate ad appena una cinquantina di metri dalla riva e che abbiano fatto più passaggi. Un atteggiamento consapevolmente pericoloso, praticamente un’esibizione di arroganza allo stato puro.

I bagnini del lido si sono subito messi sul chi va là e hanno richiamato l'attenzione con i fischietti. Ma i due si sono fatti un baffo. Continuando a sfrecciare, si sono poi diretti verso la riva, rasentando i bagnanti, alcuni dei quali terrorizzati hanno iniziato a fuggire in direzione della spiaggia. La turista e il bimbo, in particolare, sarebbero quasi stati sfiorati ad alta velocità. La stessa donna, dopo aver messo in salvo il figlio, ha composto il 1530 per chiamare la guardia costiera.

“Al culmine dell'estate, dopo innumerevoli richieste di aiuto per fermare lo scempio delle moto d'acqua affittate in modo irresponsabile e delittuoso sul tratto di spiaggia più famoso e frequentato forse d'Italia, ancora oggi tragedia sfiorata”, tuona Vergine sulla pagina del lido e spiegando come i mezzi siano transitati “tra le boe bianche”. Il suo appunto va anche all’amministrazione comunale di Salve che, denuncia, “scrive, parla, ma non decide di rimuovere la fonte, decennale del problema”.

Un problema non nuovo, quello di oggi, e che riguarda più località del Salento, non solo la zona di Salve. Tanto che ogni estate fioccano le segnalazioni alla guardia costiera. 

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