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S.M. Leuca Tricase

Pescheria nella "rete" della finanza: nel 2011 non dichiarati 550mila euro

L'ispezione, in un'attività dell'area del Capo di Leuca, ha consentito di rilevare che non sarebbero state versate neanche poco meno di 28mila euro di ritenute fiscali operate dall'azienda su redditi di lavoro dipendente e autonomo. Contestata, inoltre, l'evasione di Iva per oltre 550mila euro

TRICASE – Una pescheria al dettaglio e all’ingrosso è finita nella “rete” dei finanzieri della tenenza di Tricase, che al titolare hanno contestato il fatto di aver nascosto ricavi al fisco per oltre 550mila euro. E tutto questo nel solo periodo del 2011.

L’attività commerciale, che sorge in un comune dell’area del Capo di Leuca (non meglio specificato dalla stessa guardia di finanza), avrebbe anche evaso Iva per oltre 55mila euro. 

Stando a quanto scoperto dalla finanza, il contribuente, pur avendo tenuto le scritture contabili obbligatorie, avrebbe comunque chiuso un occhio al momento di presentare le dichiarazioni annuali ai fini delle imposte sui redditi, dell’Iva e dell’Irap, omettendo, di conseguenza, di determinare le imposte a debito e il loro versamento.

L’attività ispettiva, inoltre, ha consentito di rilevare che non sarebbero state versate neanche poco meno di 28mila euro di ritenute fiscali operate dall’azienda su redditi di lavoro dipendente e autonomo.

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