rotate-mobile
Sabato, 20 Aprile 2024
S.M. Leuca Tricase

Tricase ricorda il cardinal Giovanni Panico a cinquant’anni dalla morte

Si avviano quest'oggi le celebrazioni in memoria dell'ecclesiastico tricasino, la cui figura vive ancora grazie alle numerose strutture sanitarie nate in seguito alla sua morte: fino a dicembre un percorso commemorativo ricco

TRICASE – Con l’intento di fare memoria delle figure significative del territorio che si avviano le celebrazioni promosse dalla Pia Fondazione “Card. G. Panico” e dal comitato promotore della manifestazione per ricordare la figura del cardinale Giovanni Panico in occasione del 50° anniversario della sua morte.

Nato a Tricase nel 1895, ordinato sacerdote nel 1919, dopo una breve esperienza pastorale nella Diocesi di Ugento e S. Maria di Leuca, per circa quarant’anni ha ricoperto il ruolo di missionario diplomatico della Santa Sede “a servizio della pace e dell’intesa tra i popoli” in undici Paesi del mondo.

Una storia e una figura ricca di spunti di riflessione quella del cardinale tricasino, uomo di chiesa la cui opera ha trovato forma proprio grazie all'incontro con la congregazione delle Marcelline nell’“opera cardinal Panico”, nata 44 anni fa, che comprende l'ospedale a lui intitolato a Tricase, il centro dialisi “Santa Marcellina di Leuca” e “Casa Betania”, al cui interno è presente un hospice per malati terminali.

Celebrazioni eucaristiche, mostre, musica e convegni: sono gli elementi principali del ricco programma che si avvia quest’oggi 23 giugno, in un percorso che si attesterà nel prossimo dicembre. Per l'occasione, le spoglie del cardinale Panico sono state riesumate lunedì 18 giugno dalla tomba eretta nella cripta della chiesa matrice di Tricase e saranno traslate alle 18.30 del 23 giugno, in occasione della messa celebrata dal vescovo di Ugento-Santa Maria di Leuca, Vito Angiuli e concelebrata da Fernando Panico, vescovo di Crato in Brasile e da Carmelo Cassati, arcivescovo emerito di Trani-Barletta-Bisceglie e Nazareth, al piano superiore della chiesa della Natività della Beata vergine Maria e riposte in un vano chiuso ai piedi dell'altare dedicato a San Carlo Borromeo. 

Le celebrazioni continueranno a ridosso del giorno dell'anniversario della sua scomparsa, il 7 luglio 1962, con un ricco programma aperto giorno 6 luglio, alle 17, presso la sala del Trono di Palazzo Gallone con il convegnoIl cardinale Giovanni Panico – Un'eredità che vive” durante il quale interverranno il professor Hervè A. Cavallera, ordinario di storia della pedagogia nell'Università del Salento, Francesco Canalini, arcivescovo Nunzio apostolico emerito, Fernando Panico, vescovo di Crato in Brasile, Vincenzo Magistà, direttore responsabile di TeleNorba, Vito Angiuli, vescovo di Ugento e Santa Maria di Leuca e suor Margherita Bramato, direttore generale dell'opera “Card. G. Panìco”.

Parole ma anche immagini, con la mostra “Il cardinale Giovanni Panìco: le radici di un'opera”, che sarà inaugurata a conclusione del convegno e che si inserisce nel più ampio progetto di raccolta del materiale documentaristico. Tra i numerosi eventi in programma, una messa nel giorno dell'anniversario della sua morte alle 18.30 nella chiesa della Natività della Beata ergine Maria e un concerto finale, domenica 8 luglio alle 20 presso la “Casa di Betania” in via L. Ariosto a Tricase con il “Duo Italis in Concerto”.

“Il cardinale Panico – ricorda il vescovo Vito Angiuli – è stato un esempio straordinario di servizio alla Chiesa, girando il mondo per obbedire alle indicazioni del Santo Padre con una straordinaria capacità di adattamento agli ambienti sempre diversi con cui veniva a contatto e interpretando i tempi nelle loro problematicità ma anche ponendosi positivamente per la soluzione dei conflitti. È stato, inoltre – continua – un uomo dalle grandi virtù non solo cristiane ma anche umane come la capacità di dialogo e di ascolto”.

“A cinquant'anni dalla morte del cardinale Giovanni Panico, originario di Tricase, è doveroso, per il Salento tutto e non solo per la comunità tricasina, ricordare una figura di alto profilo religioso, culturale ed umano.” È quanto dichiara il consigliere della Regione Puglia e presidente di “Moderati e Popolari”, Antonio Buccoliero, in occasione del 50° anniversario dalla scomparsa del cardinale, Giovanni Panico.

“Il card. Panico – prosegue Buccoliero – è stato un vero e proprio costruttore di pace, operando, per oltre quarant'anni, come missionario diplomatico della Santa Sede in diversi Paesi del mondo, sempre a servizio del dialogo, del confronto e della carità cristiana. Nonostante questa sua intensa attività religiosa e diplomatica, che lo ha portato in ogni parte del mondo, il cardinale Panico ha sempre mantenuto un rapporto di profondo affetto e vicinanza con Tricase e con i tricasini. Un rapporto che è andato ben oltre la sua morte e che continua a vivere nell'opera infaticabile delle suore Marcelline e dell'ospedale a lui intitolato”.

“Un esempio concreto di ricordo – asserisce -, che si fa speranza di vita e di guarigione attraverso l'Opera cardinal Panico, saggiamente guidata dalla direttrice generale, suor Margherita Bramato, che ogni giorno, pur tra mille difficoltà, sperimenta, con le sue consorelle, l'efficacia del ‘prendersi cura’ e del ‘farsi prossimo’ di chiara ispirazione evangelica. Mai come oggi – conclude Buccoliero - sarebbe importante conoscere e diffondere la storia di alte figure umane come quella del card. Panico, che hanno rappresentato e continuano a rappresentare un punto di riferimento per il Salento”.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Tricase ricorda il cardinal Giovanni Panico a cinquant’anni dalla morte

LeccePrima è in caricamento