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Venerdì, 19 Aprile 2024
Maglie Maglie

Colpito alla testa, imprenditore in coma: un arresto per favoreggiamento

Si chiude il cerchio intorno al gruppo di aggressori che ieri mattina hanno ferito gravemente un imprenditore turistico, Andrea Gallone, 37 anni, di Martano. Questa mattina manette per un 34enne di Taurisano

 

LECCE – E’ in coma dall’alba di domenica, e le lesioni sono particolarmente gravi. La prognosi è riservata, il colpo in testa è stato inferto con una violenza inaudita, usando un cric per auto. Le condizioni, nella serata di oggi, erano ancora stazionarie e i medici restano abbottonati. Andrea Gallone, 37enne, di Martano (ma residente a Castrignano dei Greci), imprenditore, titolare di un noto stabilimento balneare degli Alimini, è finito in rianimazione, al “Vito Fazzi” di Lecce, per un episodio che ha dell’inverosimile: il più futile dei litigi, al di fuori di una discoteca di Maglie, a serata ormai conclusa.

Per ora, in questa vicenda, c’è un solo indagato, ma non per le lesioni, quando per favoreggiamento personale nei confronti dell’autore del ferimento. Si tratta di Luca De Benedetto, 34enne di Taurisano. L’uomo, un capocantiere, è stato arrestato.   

Il sole sarebbe sorto di lì a poco, la musica era persino stata spenta, il personale era in uscita dal locale, con i titolari alle loro spalle, alla spicciolata stavano abbandonando il locale anche gli ultimi avventori (fra cui quello composto dagli aggressori), quando, all’improvviso, s’è scatenata la rissa. Trasformatasi nel peggiore dei drammi. Gallone è rimasto riverso per terra, con una profonda ferita in testa. Le sue condizioni sono apparse subito critiche. Lo stesso giovane che ha usato il cric e i suoi amici, devono essersi resi conto all’istante della serietà della faccenda.  E si sono dileguati in pochi attimi. Da ieri mattina, i carabinieri della compagnia di Maglie stanno lavorando ininterrottamente per riannodare i fili della storia. E il cerchio si sta pian piano chiudendo attorno al gruppo.

Il 37enne si trovava con la moglie e un’altra coppia, al momento dell’aggressione. Secondo i carabinieri – ed è questo uno degli aspetti più inquietanti della faccenda -, alla base potrebbe esservi un enorme equivoco. La dinamica non è ancora del tutto chiara, lo stesso comandante della compagnia, il maggiore Andrea Azzolini, non fornisce molti spunti, essendo l’indagine in (frenetico) corso, ma una cosa sembrerebbe già certa: non ci sarebbero stati apprezzamenti nei confronti delle donne (uno dei fattori più di frequente scatenanti, in certe situazioni), ma un battibecco fra due persone di un unico gruppo, tutto composto di una decina di giovani, presumibilmente proveniente dalla zona di Taurisano. Una lite, forse, neanche Luca De Benedetto-2seria. Uno scherzo, magari, un po’ pesante, fra due amici, in mezzo al quale, però, si sarebbe sentita la voce di Gallone, pronto ad ammonirli. “State calmi, andate a dormire”. Nulla di più. Ed è da qui che sarebbe partito tutto.      

Questo, almeno, è quanto hanno ricostruito finora i militari, in mezzo a tante versioni dei fatti, tutte incastonate fra loro, lottando contro un muro di omertà, fino a creare un quadro unico. I ragazzi che avrebbero fatto parte del gruppo sono stati tutti identificati e chiamati in caserma. Non è ancora chiaro chi sia la persona che ha usato il cric, ma i carabinieri ritengono che De Benedetto, il primo ad andare via, con una Bmw X5 (gli altri ragazzi si sono allontanati a bordo di una seconda auto), portando con sé alcuni amici, stia coprendo qualcuno, al punto che la sua versione non collimerebbe con quanto ricostruito. Accertamenti sono in corso sul cric sequestrato, trasformatosi in una vera e propria arma.  

E, intanto, sono ore di angosciante attesa, per la famiglia della vittima della brutale aggressione e le persone a loro care. Un dramma che il destino amaro ha voluto si stratificasse su un’altra triste vicenda. Il fratello di Andrea Gallone, Alessandro, è morto l’estate scorsa in un drammatico incidente stradale sulla strada dei Laghi Alimini

 

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