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Ss 275, audizione in commissione: Blasi fiducioso, Palese scettico

L'incontro era stato richiesto dal consigliere del Pd per fare il punto sulla nuova progettazione. Ma il deputato di Forza Italia è deluso

BARI – Una delusione per alcuni, un’occasione utile per altri. Si è tenuta questa mattina presso la quinta commissione regionale un’audizione sul “fascicolo” della Ss 275, la strada che collega Maglie al Capo di Leuca oggetto di un contestato progetto di rifacimento e ampliamento e di un lungo contenzioso amministrativo che ha portato Anas ad annullare tutti gli atti di gara e ripartire da una progettazione per lotti. L’opera divide l’opinione pubblica mentre i lavoratori delle ditte interessate dall’appalto poi cancellato premono per l’avvio anche parziale del cantiere, sperando di poter essere richiamati in causa.

All’incontro odierno, chiesto dal consigliere regionale del Pd, Sergio Blasi , hanno partecipato alcuni sindaci salentini, il presidente della Provincia, Antonio Gabellone e Gianfranco Paglialunga di Anas Lecce. “É stata una discussione approfondita e proficua – ha commentato a latere Blasi -, in cui le parti in causa si sono impegnate a riattivare a una cabina di regia tra Anas, Regione e comunità locali per stabilire le modalità e la tempistica di una riprogettazione condivisa del tracciato, che possa tener conto di tutte le esigenze e le criticità emerse nel corso degli anni, così da dare finalmente attuazione, nel più breve tempo possibile, alla messa in sicurezza di una delle arterie fondamentali per il traffico su gomma del Salento”.

Di diverso parere il deputato di Forza Italia Rocco Palese: “L'esito dell'audizione dell'Anas da parte della competente commissione regionale, conferma che sul raddoppio della statale 275 Maglie - Leuca si brancola ancora nel buio e a questo punto dubitiamo anche della possibilità di vedere prima o poi un cantiere aperto. Il tratto di strada su cui sarebbe stata trovata l'intesa, quello da Maglie a Montesano, sarebbe certamente utile se mai partissero i lavori. Ma quello che resta fuori, da Montesano a Santa Maria di Leuca, è indispensabile perché è il più pericoloso, il più trafficato e quello che attraversa più centri abitati. Se questo è il modo, secondo Anas e Governo, di realizzare un'opera interamente finanziata da vent'anni, su cui la Regione ha investito oltre 140 milioni di euro e che lo Stato continua a definire strategica, siamo ridotti davvero male e il Salento continuerà a restare isolato".

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