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CoperSalento: Pd di Maglie vuole chiarezza dal sindaco

Il gruppo magliese di opposizione analizza le evoluzioni della vicenda CoperSalento, assicura sostegno a Blasi, dopo la querela dei giorni scorsi, e chiede a Fitto di far luce sull'annosa vicenda

MAGLIE - Tengono ancora banco gli ultimi sviluppi della vicenda CoperSalento, con la querelle tra i sindaci di Melpignano e di Maglie, che ha riportato l'attenzione sull'impianto della discordia e sui problemi ad esso connessi, dall'ambiente al problema lavoro dei suoi dipendenti. Il circolo del Partito Democratico di Maglie, attraverso il segretario politico, Raffaele Cesari, e il capogruppo consiliare, Sabrina Balena, interviene in materia, sostenendo che "il quadro complessivo che emerge dalle recenti analisi evidenzia una situazione di forte criticità per Copersalento".

Dal Pd di Maglie si sottolinea come la fase sperimentale, accordata all'azienda, abbia confermato "la radicale inadeguatezza e inidoneità dei suoi impianti a rispettare i limiti posti dalla legge a tutela dell'ambiente e della salute pubblica, anche quando la sua attività è circoscritta alla sola combustione di biomasse, con esclusione del cdr".

Inoltre, non sarebbero meno preoccupanti "per diffusione, gravità ed entità" le anomalie "riscontrate all'interno dello stabilimento dalla Asl e dai Vigili del Fuoco, intervenuti a seguito delle ripetute denunce del consigliere provinciale Sergio Blasi": "Dai sopralluoghi effettuati - raccontano - è emerso che l'intera struttura produttiva, priva dei necessari certificati di agibilità, versa in condizioni statiche e igienico sanitarie che costituiscono, anche quando l'impianto non è funzione, ‘uno stato di potenziale pericolo per le persone e per l'ambiente'".

Il Pd magliese "sposa" in pieno, dunque, quanto già sostenuto dallo stesso sindaco di Melpignano, nei giorni scorsi, che aveva ricordato al suo collega magliese come l'azienda Copersalento, nonostante fosse chiusa, continuasse a mettere a repentaglio l'ambiente e la salute pubblica: concetti, tra l'altro, che Antonio Fitto ha ritenuto di stigmatizzare, attraverso una denuncia.
Cesari e Balena analizzano anche la questione economica territoriale con un comprensorio che "rischia il tracollo e intere famiglie di agricoltori ridotte sul lastrico a causa degli elevati livelli di contaminazione riscontrati nei terreni intorno alla Copersalento e riconducibili, secondo l'ipotesi formulata dagli organismi pubblici competenti, alle emissioni di diossine provenienti dell'inceneritore".

Il circolo magliese riserva, quindi, una stoccata al primo cittadino, Fitto: "È ben strano che a fronte di tale drammatica situazione il sindaco di Maglie, Antonio Fitto, non abbia speso una sola parola di biasimo nei confronti dell'azienda cui è stato legato - come egli stesso ha riconosciuto - da rapporti di consulenza e/o collaborazione sui quali, tuttavia, non ha ancora fatto, di fronte all'opinione pubblica, la necessaria e doverosa chiarezza. Attendiamo quindi che Antonio Fitto chiarisca quali, quanti, di che natura e fino a quando ha intrattenuto rapporti professionali con Copersalento essendo sindaco di Maglie".

"Invece - proseguono -, la sua principale preoccupazione è parsa essere, nella sostanza, quella di dare rilevo alla mancanza ‘di un certo e univoco accertamento di responsabilità della ditta Copersalento', per rinviare, ancora una volta, l'assunzione di ogni opportuna iniziativa a tutela dei suoi cittadini. Egli si rivolge ad Arpa, Asl e Provincia chiedendo accertamenti inconfutabili prima di agire in difesa della collettività, lasciando intendere che giudica approssimativi i controlli sin qui eseguiti, così come Copersalento va ripetendo da mesi nel tentativo di sottrarsi alle sue pesanti responsabilità".

Un passaggio, infine, anche sull'ultimo sviluppo legale della vicenda, con riferimento alla querela che Fitto ha inoltrato ai danni di Sergio Blasi: "Antonio Fitto - sottolineano dal Pd - ha preferito promuovere azioni giudiziarie nei confronti del sindaco di Melpignano, Sergio Blasi, al quale rimprovera di aver leso la sua onorabilità sol perché gli ha addebitato comportamenti poco consoni al suo ruolo di principale garante della salute pubblica e pensando, forse, di intimorire e ridurre al silenzio chi da anni conduce una difficile battaglia politica a tutela della legalità, dell'ambiente e della salute dei suoi concittadini. Esprimiamo, quindi, solidarietà al consigliere provinciale Sergio Blasi al quale rinnoviamo la nostra fiducia e assicuriamo pieno sostegno e collaborazione".

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