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“Appuntamento con le ragazze”. Ma in realtà stavano rubando rame

Un 31enne e un 32enne, entrambi di Casarano sono stati bloccati nei pressi dell'ex stabile dell'Enel di Maglie. Sono stati trovati attrezzi da lavoro e cavi. Ai carabinieri hanno raccontato una storia risultata decisamente poco credibile

“A Maglie ci siamo venuti per incontrare delle ragazze. Ci ha accompagnato un amico”. Sembra che si siano giustificati in questo modo, Antonio Valentino, 31enne disoccupato, e Davide Marsigliante, 32enne contadino, entrambi di Casarano, già noti alle forze dell’ordine, di fronte ai carabinieri che chiedevano contezza della loro presenza nei pressi dell’ex stabile dell’Enel. Ma, a parte la singolarità del luogo dell’appuntamento, avevano le mani sudice. 

Insomma, non un bel modo di presentarsi al cospetto di alcune signorine. Quando poi, bersagliati da ulteriori domande, sul posto esatto del presunto rendez-vous e sul nome delle ragazze da incontrare, non hanno saputo fornire dettagli precisi, il quadro s’è fatto più chiaro. Insomma, di galante, in quella visita da Casarano a Maglie, sembra che vi fosse ben poco. Alla fine, i due sono stati arrestati in flagranza di reato per tentato furto aggravato. 

E’ stata una segnalazione a muovere i carabinieri della compagnia magliese verso la zona. E qui hanno costatato la presenza di due persone all’interno del perimetro. Sembra che i due siano stati colti proprio mentre manovravano alcuni cavi elettrici. Da un primo controllo, Marsigliante e Valentino, privi di documenti identificativi, avrebbero prima raccontato la storia, poco credibile, dell’appuntamento. Ma poi, durante il controllo, sarebbero apparsi nervosi e vistosamente sporchi. Ispezionati, nella tasca di Marsigliante i militari avrebbero ritrovato un mazzo di chiavi di un’Opel Corsa, scovata in zona e dentro la quale c’erano cacciaviti, un cutter, un taglierino, un bastone lungo 73 centimetri, un cavo elettrico di circa un metro con all’interno filo di rame.

Nello stabile, invece, i carabinieri hanno trovato due rotoli di filo di rame estratto e tagliato dall’interno di alcuni tombini, alcuni cavi elettrici estratti dai tombini, ma non ancora arrotolati, un piede di porco, un tagliacavi nei pressi di un ripetitore Wind. Il materiale recuperato è stato sottoposto a sequestro e i due giovani condotti presso la casa circondariale di Lecce. Brutta fine anche per l’auto. E’ finita sotto sequestro. Non aveva assicurazione.

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