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Maglie-Leuca, Tar dà ragione ai contrari al raddoppio

Il Tar accoglie le istanze dei ricorrenti e promuove la strada parco, ma la provincia non si arrende e annuncia l'intenzione di ricorrere al Consiglio di Stato: l'infrastruttura continua a dividere

LECCE - L'allargamento della 275, tra guerre di comitati spontanei, iniziative di sensibilizzazione, ricorsi presentati contro l'infrastruttura e la posizione della provincia di Lecce che si rivolgerà al Tar per far valere le proprie ragioni: c'è tutto e il suo contrario in una vicenda quanto mai controversa, che racconta di un Salento apparentemente diviso tra favorevoli alle quattro corsie sulla Maglie-Leuca e contrari, difensori del patrimonio naturale del territorio, o tra chi ritiene di essere sostenitore del progresso e chi accusa l'opposta fazione di "regresso".

Ieri, il Tar Lecce ha accolto i ricorsi che si opponevano alla realizzazione del raddoppio nelle modalità progettuali previste dalla delibera Cipe, dando ragione al governo pugliese: nell'ordinanza, emessa in tarda serata, il Tar ha avocato a sé la competenza in quanto la statale percorre il territorio provinciale, invitando Cipe e Anas a rivedere la progettazione e ad inserire il contraddittorio, accogliendo le ragioni di Regione, del comune di Alessano, di alcuni ex consiglieri di maggioranza della giunta Pellegrino, degli ambientalisti, che hanno da tempo sostenuto la necessità di realizzare una strada parco a due corsie, nel tratto finale che da San Dana, frazione di Gagliano, conduce a Leuca, evitando così il viadotto e la mega rotatoria previsti dal progetto preliminare.

Le polemiche, dunque, sono destinate a non spegnersi, proprio in virtù di questa evoluzione e della scelta del presidente provinciale, Antonio Gabellone, di ricorrere al consiglio di Stato. Del resto, il tema ormai è argomento di scontro politico da qualche tempo, avendo fatto più di una volta capolinea nella campagna elettorale, conclusasi circa due settimane fa: sembra persino diventato il motivo su cui da ambo le parti si prova a dimostrare la propria forza elettorale, cercando di mostrare i muscoli. La domanda semmai da porsi è se l'opera, così com'è pensata, così come oggi appare progettata, sia effettivamente qualcosa che faccia il bene di questo territorio o se esistano priorità oggettive, di cui tener conto oltre il proprio punto di vista.

Commenti e reazioni sull'ordinanza del Tar
Il dibattito prosegue e sulla questione, interviene il neo rieletto consigliere regionale del Pdl, Mario Vadrucci, che dichiara: "Ancora una volta voglio ribadire con forza che l'allargamento della statale 275 è un'opera che deve essere assolutamente realizzata. Questo progetto non è più procrastinabile poiché ne vanno di mezzo prima di tutto la sicurezza stradale di che viaggia ogni giorno su quel tratto e poi lo sviluppo socio-economico di tutto un territorio, il Capo di Leuca, da sempre penalizzato da una posizione geografica molto svantaggiata".

"Il tempo delle polemiche - specifica Vadrucci - deve finire per lasciar posto al tempo delle realizzazioni. La realizzazione di questo progetto, dopo tanti sforzi profusi dal centro-destra salentino insieme con il Ministro Raffaele Fitto, devono ora essere ripagati, con l'ammodernamento della Maglie-Leuca, un tratto di strada davvero cruciale per i nostri futuri destini.

Di altro avviso nella rilettura dell'ordinanza del Tar, i consiglieri provinciali del Pd, che ritengono come la stessa possa determinare "un utile momento di confronto per giungere alla modifica del tratto finale" della strada 275: "La reazione del Presidente Gabellone - dichiarano dal Pd - conferma l'ambiguità delle posizioni finora assunte dal centrodestra che, da un lato, apre ad una possibile concertazione ‘solo dopo la sentenza del Tribunale Amministrativo', dall'altro attacca a testa bassa i ricorrenti accusandoli di far saltare il finanziamento".

A tal proposito, il gruppo consiliare Pd, "smentendo totalmente detta affermazione", ricorda all'attuale governo provinciale che "le uniche risorse attualmente disponibili sono quelle della Regione Puglia" e ribadisce che la richiesta di "eliminare dal progetto la rotatoria-mostro ed il viadotto, realizzando negli ultimi chilometri la cosiddetta strada parco, è perfettamente in linea con il Ptcp, strumento di pianificazione in mano all'amministrazione provinciale, tutt'ora vigente": "La volontà del Presidente Gabellone di ricorrere al Consiglio di Stato, non può che far allungare i tempi - affermano -, con il rischio di ritrovarci un progetto che, nel tratto finale, deturperà uno dei più belli paesaggi d'Italia".

Il segretario del Pd provinciale, Salvatore Capone, evidenzia come il Tar di Lecce abbia ristabilito "il primato del buonsenso sull'ottusità": "Il Tribunale - dichiara - conferma che il Cipe si è ‘dimenticato' delle indicazioni della Regione Puglia e della Provincia di Lecce del 2007 sull'ammodernamento della ss275. C'è chi sventola tanto la bandiera del federalismo e dell'autonomia dei territori, per poi dimenticarsene all'atto pratico, preferendo ottuse logiche di casacca politica".

Capone ricorda come nel 2007 l'assessore Barbanente e l'allora Presidente della Provincia di Lecce Giovanni Pellegrino, "espressioni del territorio", avevano individuato "le soluzioni che conciliavano le esigenze di allargamento, ammodernamento e maggiore sicurezza di quell'arteria fondamentale per il Capo di Leuca e per l'intero Salento" con "la tutela di quel patrimonio unico e irripetibile rappresentato dallo splendido paesaggio che si apre davanti agli occhi di turisti e salentini, giungendo nell'estremo lembo d'Italia, dove lo sguardo può vagare tra gli ulivi prima di tuffarsi liberamente nel Mediterraneo. Sguardo che invece si voleva ingabbiare tra i piloni di cemento": "Ora - dichiara - abbiamo tutti il dovere di attivare la concertazione istituzionale ed andare a Roma a spiegare al Cipe come quei sette chilometri rappresentino una ricchezza irrinunciabile ed intangibile per il nostro Salento. Le soluzioni esistono già dal 2007, occorre solo liberare il campo da alcuni "egocentrismi" e l'annosa vicenda della ss 275 si potrà chiudere in tempi brevi".

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