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Maglie: vittoria netta al primo turno per Antonio Fitto

Il sindaco uscente si riconferma alla guida del comune: grande meriti alla sua tenacia e alla sua gestione della campagna elettorale. Qualche responsabilità sul risultato anche nel centrosinistra

MAGLIE - Nessun ballottaggio per Maglie: il centro salentino ha riconfermato al primo turno il sindaco uscente, Antonio Fitto, andato vicino di poco oltre il 50% dei consensi, che gli permette comunque di risedersi tranquillamente sulla poltrona più prestigiosa del comune, grazie a poche decine di voti, che hanno scongiurato di fatto ogni rinvio sul responso finale.

Un risultato quanto meno sorprendente per il significato di questa vittoria, più che per le attese della vigilia, che, invece, facevano pronosticare la possibilità di un'affermazione del sindaco già al primo turno. I significati, appunto, di questo successo sono molteplici: erano in molti, infatti, a ritenere che fosse giunta a Maglie, dopo le note vicissitudini di Copersalento, l'era di un avvicendamento politico al comune. L'unico a non aver dato per scontato questa ipotesi è stato per l'appunto Fitto, che si è buttato con entusiasmo nella campagna elettorale, dando il meglio di sé e facendo il vuoto, tra i suoi avversari. Si temeva l'effetto o l'incognita Chirilli, ma, nonostante un risultato di tutto rispetto, il dottore e fratello dell'ex sindaco, non ha mai scalfito le sicurezze del primo cittadino, che, da parte sua, ha saputo allestire delle liste-corazzata, che lo hanno prontamente avvantaggiato anche nel computo matematico dei voti.

Anche sulla Copersalento, nonostante i malumori di molti magliesi sul caso, Fitto ha dimostrato di essere stato convincente sulla popolazione locale, tanto da riuscire a mantenere un forte consenso, in una fase che poteva essere calante. E poi c'è stata la campagna elettorale, dove il sindaco uscente ha mostrato le unghie, difendendo a spada tratta le sue scelte amministrative e condannando gli avversari ad un ridimensionamento delle proprie ambizioni.

Di contro, ai meriti di Fitto, ci sono i demeriti del centrosinistra locale: quando nel dicembre scorso, venne scelto come candidato sindaco dal Pd Raffaele Cesari, ci furono diverse voci contrastanti sul metodo di selezione della leadership, più che sulla persona in sé (fermo restando che c'era chi riteneva e non erano pochi che della partita per una candidatura dovesse far parte anche l'ex assessore provinciale, Giovanna Capobianco). Il Pd allora, forse in maniera troppo sbrigativa, cercò di stemperare i conflitti, più che riaprire un dibattito costruttivo, che rimettesse in piedi un percorso di unità. I dati dicono inevitabilmente che uno sfaldamento della sinistra locale sia risultato fatale: il Pd e le liste a supporto mai da sole avrebbero potuto contrastare la forza del centrodestra locale, quindi, un'apertura al centro moderato nel secondo turno sarebbe stata inevitabile, per rivoltare il risultato a proprio favore; il problema è che non arrivare comunque uniti al primo turno non ha permesso di poter accedere al secondo, anche se per una manciata di voti: e l'unità doveva essere un fattore interno, che, invece, non c'è stato e che ha visto emorragie di consenso da parte del centrosinistra locale.

Forse la piazza stracolma al comizio di Vendola aveva illuso di una partita riaperta anche a Maglie, con la convinzione che il passaggio al secondo turno, proprio per l'effetto regionale, potesse aprire una prospettiva diversa anche nel comune. Un'altra riflessione andrebbe fatta sul caso Copersalento, ma visto con gli occhi del centrosinistra, che evidentemente non ha saputo "approfittare" del disagio sociale tra i cittadini, per cogliere un elemento, su cui far crollare le certezze del centrodestra magliese. Certamente i prossimi giorni saranno utili a far comprendere meglio i dati del voto.

Questo il riepilogo definitivo delle elezioni comunali: Antonio Fitto (centrodestra) 5.392 voti (50,39%), porta in consiglio sei candidati del Pdl, tre della lista "Giovane Maglie", due di "Maglie, prima di tutto", uno della lista "La città che vogliamo"; Raffaele Cesari raccoglie 3.123 voti (29,18%), assicurandosi quattro posti in consiglio comunale, tre per il Pd e uno per la lista "Per cambiare Maglie". Mario Chirilli, candidato del Polo di Centro, raccoglie 2.185 voti (20,42%), assicurando due posti in consiglio comunale, uno per l'Udc e uno per Io Sud.

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