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Maglie Carpignano Salentino

Non si arresta l'emergenza incendi. In fumo il cuore verde del Salento

L'ennesimo rogo ha colpito alcuni ettari di terreno a Carpignano Salentino. Le fiamme hanno colpito una delle pinete più suggestive, si sono propagate per alcune ore e sono state domate grazie all'utilizzo di un Canadair

CARPIGANO SALENTINO - Come un battesimo di fuoco che ha inaugurato il primo giorno d'estate, quelle pennellate irregolari di verde sono state sostituite dal nero della terra. Che ora resta sempre lì, certamente, ma bruciata. Violentata da quelle fiamme ingenerose che l'hanno risparmiata ben poco. Certo è che le temperature, tutt'altro che compassionevoli, del primo pomeriggio non hanno aiutato la suggestiva porzione della pineta di Santa Marina, a Carpignano Salentino, colpita da uno dei numerosi roghi di questi giorni, piaga endemica della bella stagione salentina.

Quattro, forse cinque ettari di macchia bruciati, inceneriti da lingue di fuoco prepotenti che, avanzando, hanno anche coinvolto ulteriori ettari di uliveti, impiantati in un terreno attiguo. L'intervento dei vigili del fuoco è stato immediato. Ma anche lungo e complesso: sopraggiunti assieme ai colleghi del corpo forestale, hanno utilizzato anche un Canadair,  cercando di neutralizzare la veemenza di quegli attimi. Presenti anche i mezzi della Misericordia di Otranto. Circa otto lanci di acqua da quella botte sospesa in aria e poi la normalità è stata ripristinata. La normalità, appunto. La ferita di un ecosistema unico, e fragile, purtroppo, non è rimarginata con l'acqua. Ne esce ferito, quell'ambiente, noto per essere il cuore "verde" della penisola salentina. Zona umida e delicata, con un equilibrio ed una biodiversità ai quali  neppure quest'anno le fiamme, avide, sembrano voler rinunciare.

 

 

 

 

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