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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Nuove intimidazioni nel comitato magliese di Blasi

Nella notte, ignoti hanno forzato l'ingresso della sede elettorale del segretario regionale del Pd e del candidato sindaco Cesari: scritte contro Blasi e Vendola. È il secondo episodio in pochi giorni

MAGLIE - Atto intimidatorio nel comitato elettorale di Sergio Blasi a Maglie. Per la seconda volta, dopo i fatti avvenuti a cavallo della notte tra il 7 e l'8 marzo scorso, viene presa di mira la sede magliese del segretario regionale del Pd e candidato nell'imminente tornata elettorale per il rinnovo del consiglio di viale Capruzzi.

Ignoti, nella notte scorsa, hanno forzato l'ingresso del comitato elettorale in piazzetta Caduti di via Fani, condiviso con il candidato sindaco del centrosinistra, Raffaele Cesari, lasciando su un tavolo alcuni biglietti intimidatori, contro lo stesso Blasi e il presidente uscente della Regione Puglia, Nichi Vendola. E con frasi particolarmente pesanti e offensive contro di entrambi. La scoperta è stata fatta stamattina da esponenti dell'entourage dell'esponente del Pd. Sull'episodio al momento indagano i carabinieri. Ieri, presso lo stesso comitato, era in programma una delle tante manifestazioni elettorali a sostegno di Blasi, dopo il tour salentino che lo ha visto prendere parte a diversi comizi in più paesi del territorio leccese. Alle 22, poi, si era tenuta una festa con Cesko e Puccia degli Après la Classe.

Come evidenziato, questo è il secondo episodio intimidatorio che si consuma nella campagna elettorale ai danni di Blasi e del suo comitato magliese: circa quindici giorni fa, a poche ore di distanza dalla manifestazione di ufficializzazione della candidatura del segretario del Pd, alcuni sconosciuti avevano messo fuoco ad un manifesto elettorale, affisso sul portone d'ingresso della sede.

Non commenta l'episodio il candidato sindaco del centrosinistra, Raffaele Cesari, convinto che certe situazioni "si commentino da sole": tuttavia il segretario locale del Pd spiega di aver presentato una denuncia ai carabinieri, intervenuti sul luogo e che stanno cercando di ricostruire l'accaduto, per risalire ai responsabili.

Durissimo, invece, il commento di Salvatore Capone, presidente provinciale del Pd. "La barbarie dilaga e stanotte ha fatto tappa a Maglie. Dobbiamo prendere atto di un dato oggettivo, la barbarie è fra di noi, e tutti dobbiamo attivarci per bloccare l'avanzata dei più bassi istinti umani, ammesso che di umanità si possa parlare. La lettera lasciata nel comitato di Sergio Blasi, in seguito ad un'effrazione, è il gravissimo sintomo di un cancro che si annida anche tra di noi, nella comunità a cui tutti noi apparteniamo. Il cancro della barbarie, dell'inciviltà, della totale negazione di ogni più elementare forma di rispetto umano".

"L'antiumanità", aggiunge. "Perché non si tratta neanche di mancanza di umanità, si tratta del suo esatto contrario. L'autore di quel gesto è l'esatto contrario di un essere umano. L'autore di quel gesto è l'estremo opposto dell'uomo. Questa è una convinzione che dobbiamo condividere tutti, per poter contrastare in maniera decisa l'avanzare di questo genere di infamia. La cosa, però, di cui dobbiamo renderci conto è che l'autore di quel gesto potrebbe essere il nostro collega d'ufficio, il nostro vicino di casa. Potrebbe addirittura essere un nostro parente. Dobbiamo prendere atto che la nostra comunità non è immune dal cancro dell'antiumanità e dobbiamo - conclude -, tutti e ciascuno di noi, combatterlo in ogni modo".

Fabrizio Marra, segretario cittadino del Pd di Lecce esprime la sua solidarietà a Sergio Blasi "per i contenuti offensivi e razzisti di cui è stato destinatario. Nella missiva - ricorda - si leggono insulti nei confronti del segretario regionale e del presidente Vendola, in riferimento ai problemi di vista del primo e alle tendenze sessuali del secondo. Credo che tali atteggiamenti siano frutto di disperati facinorosi che, consapevoli della loro sconfitta elettorale alle regionali, si rendono interpreti di comportamenti inqualificabili. Tutto questo ci spinge con maggiore determinazione a votare il presidente Vendola ed il Partito democratico affinché la Puglia possa continuare ad essere la regione di tutti".

Anche dal Pdl si leva una voce di ferma condanna. E' quella del deputato Luigi Lazzari. "L'atto intimidatorio verificatosi a Maglie ai danni del segretario regionale del Pd Sergio Blasi ci spinge ad esprimere solidarietà a Blasi e a prendere le distanze da questi vili atti. Questo gesto, da noi fermamente condannato - conclude -, non va attribuito a nessuna parte politica ma solo alla stupidità di chi l'ha commesso".

Il sindaco Fitto: "Intensificare i controlli davanti ai comitati elettorali"

Il sindaco di Maglie Antonio Fitto condanna a sua volta il gesto compiuto da ignoti ai danni del comitato elettorale di Blasi ed esprime solidarietà nei confronti del candidato per le offese ricevute. Esprime anche la propria preoccupazione per il rinnovarsi di atteggiamenti e comportamenti che ritiene assolutamente esecrabili, ma, puntualizza, comunque isolati. E manifesta timori, in quanto si rischia di allontanare il confronto politico dai temi e dagli argomenti di comune interesse, aprendo il varco ad una sterile polemica.

"Episodi del genere non possono e non devono accadere", dichiara il sindaco Fitto. "Si tratterà anche del gesto sconsiderato di qualche balordo, ma la gravità c'è tutta e l'episodio è assolutamente da stigmatizzare, soprattutto quando all'atto vandalico si sommano offese alla dignità della persona, che fanno male a tutti. L'intera comunità deve condannare certi accadimenti, che mortificano ed impoveriscono il dialogo politico e offendono la città". Questo è uno dei motivi per i quali il sindaco ha invitato le forze dell'ordine operanti sul territorio ad intensificare la vigilanza in prossimità delle sedi dei comitati elettorali.

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