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Abusi edilizi, scatta il sequestro per il ristorante con sala da ballo

Sigilli a "La Capannella", sulla litoranea fra Sant'Isidoro e Porto Cesareo. Denunciato a piede libero il titolare, un 26enne. Gli agenti hanno anche svolto segnalazioni all'Inps e all'Asl, in materia di lavoro e norme sanitarie

 

SANT’ISIDORO (Porto Cesareo) – Violazioni in campo edile, ma anche igieniche e sul lavoro, e per un ristorante che sorge sulla litoranea jonica, fra Porto Cesareo e Sant’Isidoro, scattano i sigilli. L’intervento è stato messo a segno dal personale di polizia del commissariato di Nardò, insieme con gli agenti di polizia municipale. Sotto sequestro è finito il ristorante “Le Capannelle”, locale particolarmente ampio, che presenta anche una sala da ballo.

Tutto è nato da un controllo amministrativo svolto di recente, durante il quale gli agenti avrebbero constatato la presenza di un centinaio di avventori nella sala ristorante e di altri nello spazio  destinato a pista da ballo. Al momento dell’accesso degli agenti, il titolare, 26enne di Copertino, avrebbe riferito di avere tutte le autorizzazioni in regola, ma di non essere in grado di esibirle sul momento, per mere ragioni burocratiche.

Gli è stato così concesso un termine breve per l’esibizione della documentazione, trascorso il quale, senza aver ottenuto le carte, la polizia ha deciso di avviare il provvedimento di sequestro. Secondo le contestazioni avanzate, il locale sarebbe privo di autorizzazioni e concessioni amministrative per la somministrazione di alimenti e bevande. Abusiva sarebbe anche l’attività d’intrattenimento musicale e di ballo della clientela.

Le sanzioni amministrative, in questo caso, ammontano a 9mile euro. Nei confronti del titolare, è scattata la denuncia a piede libero all’autorità giudiziaria per “apertura abusiva di luoghi di pubblico spettacolo e intrattenimento” e per la violazione dell’articolo 80 del testo unico leggi di pubblica sicurezza in materia di disposizioni relative a spettacoli ed esercizi pubblici.

ARCHIVIO 255-2In materia di rispetto delle norme edilizie ed urbanistiche, le ispezioni hanno poi condotto ad altre scoperte. Gli agenti di polizia neretini, guidati dal commissario Pantaleo Nicolì, contestano il fatto che gran parte del complesso edilizio, peraltro molto esteso, sia abusivo. Dai riscontri effettuati presso il Comune di Nardò, si sarebbe evinto come manchino licenza edilizia riguardante il ristorante, la sala da ballo, il bar, lo spazio esterno di pertinenza, nonché un ampliamento della già citato ristorante, per un totale di 5mila e 200 metri cubi.

Gli agenti hanno anche rilevato come, a causa proprio dei lavori, tra le cucine e la sala ristorante vi sarebbe una zona priva di copertura, con i camerieri obbligati a passare su di una passerella di legno, tra cumuli di terriccio e sedime di lavori di ristrutturazione, in contrasto le norme igienico-sanitarie. Per tale motivo, è scattata anche la segnalazione all’Asl di Lecce per i provvedimenti in materia d’igiene alimentare. L’ultima segnalazione è stata inoltrata all’Inps, di Lecce, per le violazioni in materia di norme sul lavoro. Alcuni dipendenti non avrebbero regolare contratto.

 

A Calimera, invece, questa mattina, i carabinieri della stazione locale, hanno denunciato a piede libero, sempre per abusivismo edilizio: B.F., pensionato 77enne del posto, per aver realizzato, all’interno del proprio fondo agricolo, una costruzione con copertura di complessivi di 100 metri quadrati, senza autorizzazione, M.M.A., 64enne casalinga del posto, luogo per aver realizzato accanto alla sua abitazione, un garage di 100 metri quadri circa, anche in questo caso senza autorizzazione, e T.P., 58enne, ingegnere, per aver realizzato abusivamente, all’interno del proprio fondo agricolo, una costruzione con copertura di 700 metri quadrarti circa. 

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