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Ambulatorio di ortopedia aperto un solo giorno. Protesta del Comitato civico

Dal 1° luglio le visite ambulatoriali nel presidio del "Sambiasi" di Nardò saranno garantite solo una volta a settimana. Il personale medico di rinforzo a Copertino. Duro attacco di Antico : "Ennesima beffa per cittadini e turisti"

NARDO’ – Arriva la stagione estiva e in quel che resta di essenziale del riconvertito ospedale di Nardò, oggi presidio sanitario territoriale, si riducono anche le prestazioni ambulatoriali di Ortopedia. Il tutto per far fonte al rafforzamento del reparto che di fatto fa capo al presidio ospedaliero di Copertino e presso il quale vengono smistati i vari pazienti con problematiche traumatologiche. Un aspetto che ha generato ancora una volta le rimostranze della comunità neritina, che non ha mai digerito il depotenziamento e la riconversione del “Sambiasi”, e soprattutto la presa di posizione del portavoce del comitato civico “Difendiamo il nostro territorio”, Francesco Antico.    

Lo stesso Antico evidenzia come in questi giorni che la direzione generale della Asl ha predisposto un ordine di servizio in base al quale dal 1° di luglio, l’ambulatorio di Ortopedia del “San Giuseppe  Sambiasi” di Nardò funzionerà solo un giorno alla settimana e non più tutti i giorni come è stato sino ad ora. Ciò come diretta conseguenza della richiesta di potenziamento del personale da parte del primario dell’omonimo reparto dell’ospedale di Copertino. Per questo il comitato civico parla “dell’ennesima beffa perpetrata nei confronti della popolazione di Nardò e dei suoi dintorni che, comprese le marine, nel periodo estivo, accoglie centinaia di migliaia di persone e di turisti”

Ovviamente il tiro si sposta, e anche pesantemente, anche verso la classe politica sia locale che regionale che ha permesso in tempi recenti il continuo depauperamento dei servizi sanitari fondamentali per la città di Nardò. “L’amministrazione comunale di Nardò non muove un dito per difendere i diritti dei propri cittadini e di un territorio cosi densamente abitato” accusa Antico “lasciando affrontare i cosiddetti viaggi della salute a troppa gente bisognosa di aiuto. Si preoccupa di curare i problemi di poco conto, insignificanti,  che  buttano fumo negli occhi della gente, non impegnano particolarmente e non disperdono energie, ma mirano solo ed esclusivamente all’interesse ed al profitto politico. Il sindaco di Nardò firmato un protocollo d’intesa con la Regione Puglia che si è rivelato un fallimento e gli operatori sanitari del misero poliambulatorio di Nardò, che lo hanno sostenuto nel firmare, sono stati miopi”.

L’ingegner Antico, fautore anche di numerose denunce ed esposti, sulla questione delle agibilità degli ospedali salentini ribadisce ancora una volta il concetto. L’ospedale di Copertino, come anche gli altri ospedali vicini, sono in condizioni pessime di sicurezza ed è anche noto che l’ospedale di Copertino è fin troppo vicino all’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce, per essere considerato ottimale dal punto di vista della localizzazione territoriale. Ribadendo lo sconcerto e l’insofferenza dei cittadini di Nardò e Galatone, che hanno continuato invano a credere nella rivitalizzazione e nell’ampliamento del “Sambiasi”, ma che ora si ritrovano anche senza l’ambulatorio di ortopedia,   per il comitato “Difendiamo il nostro territorio” è necessario che l’immobile dell’ormai ex ospedale deve essere restituito alla città, perché fu edificato negli anni sessanta grazie all’immenso lascito patrimoniale delle nobile famiglia Sambiasi, così come devono essere restituiti alla città anche i terreni, rimasti  incolti e tutt’oggi intestati alla Regione.

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