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Ammanchi e “carte” della farmacia. Botta e risposta tra Risi e Mellone

Prosegue la querelle politica sulla vicenda legata ai buchi di bilancio della società mista che gestisce la farmacia comunale di via della Costituzione. Il sindaco rintuzza: “Ho consegnato tutti i documenti”. Il consigliere ribatte: “Mancano atti rilevanti”

NARDO’ - Ammanchi e inchiesta per la farmacia comunale di Nardò, la resa dei conti a livello politico e amministrativo va avanti.  In attesa degli sviluppi paralleli dell’indagine giudiziaria e della prima disamina a palazzo nell’ambito della Commissione di controllo e garanzia già convocata dal presidente Giuseppe Mellone. Ma proprio in merito alla richiesta di acceso agli atti mosso dalla minoranza di palazzo Personè si è riverberata la querelle politica in quanto il primo cittadino, Marcello Risi, ha rigettato ogni sorta di accusa relativo alla mancata consegna della documentazione inerente l’attività della farmacia di via della Costituzione e al relativo quadro contabile.

“Leggo che vi sarebbero atti della farmacia comunale in possesso del Comune non consegnati ai consiglieri comunali” dice il sindaco Risi, “mi risulta invece l’esatto contrario: ho immediatamente reso noti a tutti gli amministratori gli atti in mio possesso. Se i consiglieri di minoranza sono a conoscenza di fatti che non conosco, non tengano condotte equivoche e riferiscano con immediatezza ciò che sanno”.

Fin qui la puntualizzazione del primo cittadino a cui fa seguito una nuova nota di chiarimento a firma del presidente della commissione di controllo e garanzia, Mellone. “Sul mancato accesso agli atti della farmacia comunale è bene precisare che nella giornata di giovedì mi sono incontrato a Palazzo Personè con il sindaco, su sua espressa richiesta, presso il suo ufficio” spiega il consigliere comunale, “in quell'istante, intorno alle 19 mi è stata fornita, dopo sette giorni e quindi, comunque tardivamente, la relazione dei revisori dei conti del 20 gennaio scorso, una paginetta piuttosto scarna, e il verbale dell'assemblea dei soci del 23 gennaio che nessuno aveva peraltro richiesto.

Nessuna traccia, invece, dei bilanci 2013 e 2014 della farmacia comunale e soprattutto della fondamentale pagina del Registro del verbale dei revisori sulla chiusura del trimestrale di cassa aprile-giugno 2014” precisa Mellone, “quello da cui emergevano le prime anomalie, per intenderci. Il sindaco mi ha precisato che quest'ultima, importante, documentazione non è ancora neanche in suo possesso. Un fatto grave questo che non ho mancato di sottolineare e rimproverare al primo cittadino. Senza questi due documenti è, infatti, difficile individuare responsabilità e colpe relative ai controlli. Per il resto” conclude Mellone, “abbiamo denunciato tutto ciò che era a nostra conoscenza per primi con denuncia-querela il 26 gennaio scorso davanti ai carabinieri e non esiteremo a tornarci, come dovere di ogni cittadino, se dovessimo apprendere nuovi elementi”.

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