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Dopo il furto fuggono da un pozzo luce. Bloccati due giovani topi d’appartamento

Due ventenni, entrambi di Nardò, sono stati inseguiti e arrestati fagli agenti di polizia del commissariato locale. Poco dopo la mezzanotte, si sono introdotti in un’abitazione del posto, dove hanno rubato un televisore, un orologio e una videocamera. Ma sono stati fermati e tratti in arresto

NARDO’ – Una ventina di minuti dopo la mezzanotte, una telefonata è giunta alla sala operativa del commissariato di Nardò: “Udiamo rumori sospetti in un appartamento della zona 167”. Sul posto sono giunte immediatamente due volanti e i polizotti coordinati dal vicequestore aggiunto Pantaleo Nicolì, che hanno notato la porta d’ingresso di un appartamento letteralmente scardinata, mentre all’interno si udivano i rumori sospetti già segnalati.

In due sono, infatti, finiti in manette, con l’accusa di tentato furto aggravato in concorso.Si tratta di Gabriele Bizzarro, 20ennBIZZARRO GABRIELE1-2e di NardòEmanuele Dell’Anna,  coetaneo e anche lui neretino. Gli agenti hanno circondato la zona, chiudendo ogni possibile via di fuga mentre due di loro sono entrati nello stabile. Approfittando del buio, due giovani hanno tentato la fuga attraverso un pozzo luce attiguo.  Sono stati inseguiti dagli agenti che sono riusciti a bloccare i fuggitivi all’esterno dell’appartamento vicino,  occupato da due donne.

Queste ultime hanno riportato un forte spavento, davanti alla vista dei due ladri in corsa. In una stanza dell’appartamento violato i malfattori avevano già riposto con cura un televisore, un computer, una videocamera e un orologio, già restituiti al proprietario, un 68 enne di Nardò.DELL'ANNA EMANUELE1-2

All’interno del bagno, inoltre, sono stati rinvenuti e sequestrati i ferri del mestiere: un piede di porco e una robusta punta di trapano a percussione. Le due anziane signore, dopo lo spavento, sono state affidate alle cure dei medici del 118 che hanno riscontrato loro uno stato d’ansia reattiva. La coppia di ladri, dopo le formalità di rito, è stata accompagnata presso il carcere di Lecce, a disposizione del pm di turno, Giovanni Gagliotta. 

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