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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Tenta la violenza su una donna e molesta la figlia di 11 anni. Arrestato 27enne

L'uomo, di Nardò, è stato fermato venerdì. E' accusato di aver costretto una 40enne a dei rapporti e di aver inviato messaggi a sfondo sessuale sul cellulare della ragazzina. Sul suo pc, visite a siti pedopornografici

NARDO’- E’ una storia dai risvolti inquietanti, alla quale è stata finalmente posta la parola fine, nel pomeriggio di venerdì. Un uomo di 27 anni, originario di Nardò, è stato infatti fermato in flagranza di reato con l’accusa di violenza sessuale e pornografia minorile, dai carabinieri del comando provinciale di Lecce. L’orribile vicenda, che ha visto una donna di 40 anni e la figlia di appena 11 come protagoniste, si è conclusa grazie ad una denuncia, sporta dalla stessa vittima, che ha trovato il coraggio, tra le pieghe del proprio dolore, di recarsi dai militari e svelare loro i dettagli di ore di dolore e umiliazione. E non solo.

La 40enne è stata costretta a subire diverse minacce e violenze da quell’uomo, senza scrupoli, che l’ha obbligata a vivere dei rapporti sessuali all’interno dell’abitazione stessa della vittima. Gli atteggiamenti, morbosi e inequivocabili,  del 27enne si sarebbero tradotti in palpeggiamenti delle parti intime, imposti contro la volontà della 40enne.

Infischiandosene delle sue scelte e di quelle ferite emotive insanabili che le avrebbe lasciato in eredità. Per vincere in quel gioco di potere inumano, il 27enne si sarebbe abbassato i pantaloni, davanti alla donna sconvolta, per poi essere fermato dagli uomini dell’Arma, sopraggiunti a seguito di un’attività investigativa che avevano orami avviato da tempo, tenendo sotto controllo il ragazzo neretino.

Ed è proprio durante le indagini eseguite sul suo conto che i militari dell’Arma hanno potuto accertare anche altre responsabilità nei suoi riguardi: quelle di pornografia minorile. In preda ai suoi istinti, infatti, l’uomo avrebbe anche tentato un approccio con la figlia 11enne della donna. Riuscito ad ottenere il numero di telefono della ragazzina, ha cominciato ad inviarle messaggi a sfondo sessuale fino al momento in cui la piccola vittima si è rivolta alla madre.

Il cellulare del 27enne è stato sequestrato assieme a quello utilizzato dalla ragazzina, nel corso delle indagini. In casa di madre e figlia, inoltre, è stato rinvenuto anche un perizoma, portato dall’arrestato. Nell’abitazione di quest’ultimo, invece, i carabinieri hanno recuperato il notebook, ancora acceso, dal quale si è risaliti ad alcune sue  “frequentazioni” on-line dell’uomo non proprio rassicuranti: oltre a siti porno, infatti, la cronologia web ha registrato anche le visite  a siti pedopornografici, sui quali gli inquirenti investigheranno per chiarire, nel dettaglio, i particolari della storia. Su disposizione del pm della procura della Repubblica  di Lecce, Giovanni Gagliotta, intanto, il 27enne è stato accompagnato nel carcere alle porte di Lecce.

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